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Voto: 6/10 Titolo originale: Grimcutty , uscita: 10-10-2022. Regista: John Ross.

Grimcutty – Nutri la tua follia: la recensione del film horror diretto da John Ross (su Disney+)

13/10/2022 recensione film di Francesco Chello

Shannyn Sossamon è tra i protagonisti di un'opera che compensa una certa elementarità sul lato degli spaventi grazie al peso di contenuti capaci di innescare un dialogo tra genitori e figli

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Uno spettatore poco avvezzo potrebbe ritenere improbabile un abbinamento horror / Disney+. Voi che invece siete skillati, saprete benissimo che sulla piattaforma che porta il cognome del fu Walt, potete tranquillamente trovare titoli di vario genere, destinati ad un pubblico adulto (no, non porno!) grazie a compagnie e/o piattaforme collaterali che rientrano sotto il controllo della casa madre.

Come nel caso della 20th Digital Studio, divisione della Fox che produce prodotti destinati al web, che dal 10 ottobre ha lanciato Grimcutty – Nutri la tua follia, film distribuito in esclusiva sia da Hulu (negli States) che Disney+ (in diversi altri paesi, tra cui il nostro).

Grimcutty è una sorta di aggiornamento moderno del film di mostri sovrannaturali. Un titolo che apparentemente guarda ai giovani, al loro linguaggio e alle loro abitudini, ma paradossalmente ha delle frecce al suo arco più efficaci sul bersaglio degli adulti. Giudicandolo esclusivamente dal punto di vista cinematograficamente orrorifico, parliamo di un horror standard senza infamia e senza lode, che utilizza espedienti visivi anche piuttosto canonici per la categoria senza osare più di tanto sul versante dell’terrore prettamente tangibile.

grimcutty film 2022 posterIl suo vero punto di forza è l’aspetto contenutistico che anima la trama, un’impostazione neanche tanto metaforica che affronta tematiche attuali, delicate, drammatiche. Partendo dal versante più ludico come può essere quello delle creepypasta, Grimcutty ne approfitta per esplorare il lato oscuro di internet e dei sociali media, esaminando argomenti come il dark web e le inquietanti challenge giovanili.

Se seguite un minimo di cronaca, non credo di dover entrare nel dettaglio della questione rischiando di swappare la recensione in un mini corso di educazione civica. Individui (il più delle volte anagraficamente maturi) che sfruttano le fragilità psico-emotive dei giovanissimi, il loro bisogno di attenzione, di accettazione, di popolarità nel proprio gruppo sociale. Attraverso meccanismi distruttivi che possono innescare fenomeni pericolosissimi come autolesionismo e, nei casi più estremi, suicidio.

In sostanza, Grimcutty fa più paura per quello che ha da dire sulla realtà, che per il modo in cui lo dice attraverso la finzione. Parlando di target potenziale, non mi sorprenderebbe sentire un teenager sminuire gli argomenti presenti nel plot ritenendoli preoccupazioni superflue da genitore boomer.

Ed alla fine è proprio il genitore – fatta salva la premessa che il film, a mio parere tenta di parlare a entrambi gli schieramenti, cercando il famoso ‘punto d’incontro’ – lo spettatore più coinvolto dalla visione.

Per fare un esempio personale, da papà non ho potuto fare a meno di immedesimarmi in situazioni che mi procurano angoscia già ora che i miei figli sono ancora piccoli ed alla adolescenza manca ancora qualche anno. La protagonista di Grimcutty è una teenager (una credibile Sara Wolfkind), ma la chiave di volta degli avvenimenti sono proprio i genitori (Usman Ally e Shannyn Sossamon).

Laddove lo status del genitore apprensivo non ha l’intenzione stucchevole di aprire una predica da mamme pancine, quanto allargare il discorso ad una figura di riferimento in senso più ampio, e quindi che sia mamma, papà, nonno, zio, fratello maggiore o qualsiasi persona che abbia la responsabilità della crescita di un giovane. Il genitore (e simili, appunto) è il mestiere più bello del mondo.

Ma anche il più difficile. Bisogna incastrare tante (troppe) cose, come ricordarsi di essere stati giovani a suo tempo, evitare un approccio troppo conservatore (e da boomer), trasmettere dei valori morali senza però pretendere di fare altrettanto col carattere nel tentativo di creare dei cloni di sé stessi, avere una mentalità aperta (anche sul fronte tecnologico) mantenendo il controllo della disciplina.

Insomma, un equilibrio costantemente precario, in cui il rappresentante di categoria più bravo non è quello che non sbaglia mai ma quello che sbaglia meno. Per un genitore è normale non capire cosa stia succedendo ai propri figli in una determinata fase della loro vita, non vuol dire fallire ma semplicemente essere umano, ed è normale avere paura di quello che succederà.

grimcutty film 2022Grimcutty apre un ampio sguardo su questo tema. Sull’incomunicabilità tra figli e genitori, con quest’ultimi che, anche se in buona fede, possono fraintendere, non cogliere i messaggi nascosti tra le righe, ignorando le richieste di aiuto. Ragioni che possono portare all’iperprotezione, al non voler vedere i problemi, allo scaricare ansia e stress sulla propria prole.

E si sa, il mondo sa essere un posto meraviglioso, ma anche incredibilmente complicato se si viene schiacciati da ansia e stress, emozioni capaci di nutrire i demoni interiori. Un discorso, dicevo, comunque ambivalente, agli stessi figli viene sottolineato che il modo migliore per pretendere (giustamente) di essere ascoltati è quello di essere disposti ad ascoltare, essere onesti.

E’ chiaro che l’intera questione va a collocarsi in un contesto sociale più ampio, che per certi versi sembra appendice di un altro horror sociale recente come Mr. Harrigan’s Phone (la recensione), ovvero la dipendenza da internet della società contemporanea, al punto che la disconnessione provoca negli individui una sensazione di smarrimento e di impotenza.

Vedi effetti della ‘detox box’ sulla famigliola. Cogliendo l’occasione per ridicolizzare quei falsi miti seguiti dai ragazzi, tra influencer, youtuber, vlog, ASMR e video di oggetti schiacciati da pneumatici di automobile che mi irritano solo a pensarci.

Come detto in apertura, il lato horror di Grimcutty non propone un quadro particolarmente elaborato. Nessuna uccisione o picco di violenza, sangue semi nascosto (un po’ straniante quando si parla prevalentemente di ferite da armi da taglio) e una serie di immancabili jumpscare.

grimcutty film 2022 horrorLa tematica, però, riesce a fondersi col sovrannaturale riuscendo a costruire quel minimo di atmosfera tensiva e di inquietudine. Specie nelle sequenze in cui gli attacchi del mostro vengono mostrati dal POV dei genitori come fossero brutali tentativi di autolesionismo. Compensazione visivo/narrativa che trova una sua coerenza logica nel fatto che regia e sceneggiatura sono curate dalla stessa persona, vale a dire John Ross, reduce dalla serie The Birch.

Inquietudine a cui contribuisce il boogeyman del titolo, efficace nelle apparizioni, presenta un look volutamente grottesco che sottolinea il distacco netto con la realtà umana; realizzato in un mix di CGI e make-up, corporatura fumettosamente sproporzionata e volto sinistramente azzeccato che per certi versi (la bocca, se non proprio il ghigno) mi ha ricordato vagamente Jeff the Killer, altro creepypasta che potrebbe essere sfruttato al cinema – magari meglio di quanto fatto (e sprecato) con Slender Man.

In definitiva, Grimcutty è un horror strutturato in maniera semplice, che compensa una certa elementarità dello spavento grazie al peso di un contenuto che riesce, allo stesso tempo, ad alimentare atmosfera e un minimo di tensione e recapitare allo spettatore uno stratificato messaggio sociale da non sottovalutare. Un film che parla ai genitori attraverso una storia di figli, sollecitando riflessioni ad entrambe le categorie.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Grimcutty – Nutri la tua follia, nel catalogo di Disney+ dal 10 ottobre: