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Voto: 6/10 Titolo originale: Защитники , uscita: 14-02-2017. Budget: $5,400,000. Regista: Sarik Andreasyan.

Guardians – Il Risveglio dei Guardiani: la recensione del film diretto da Sarik Andreasyan

05/05/2020 recensione film di Alessandro Gamma

Un cinecomic russo le cui buone premesse vengono rovinate da una squadra di supereroi senza chimica e da un'avventura senza la giusta dose di divertimento

guardians film

Fin dal momento in cui il primo trailer apparve dal nulla nel 2017, le aspettative del pubblico occidentale per il film di supereroi russo Guardians – Il Risveglio dei Guardiani (Zashchitniki) si fecero piuttosto alte. D’altro canto, con la presenza di spider tank ipertecnologici, scene di distruzione di massa in salsa post-apocalittica e un orso mannaro armato di mitragliatore d’assalto non avrebbe potuto essere diversamente, giusto?

guardians-zaschitniki-posterInvece, il risultato è – sorprendentemente (?) – piuttosto deludente.

Dopo che alcuni spider tank vengono rubati da un misterioso figuro, viene rivelato che la Russia sovietica – durante la Guerra Fredda – aveva messo in piedi un programma di super-soldati dalle straordinarie abilità chiamato Patriot. I soggetti degli esperimenti effettuati al tempo, che non invecchiano e ora vivono per lo più da eremiti o in modo miserabile, sono dispersi in giro per il mondo, ma sono anche gli unici in grado di fermare August Kuratov (Stanislav Shirin), un ex scienziato del Patriot che vuole dominare il mondo. Già.

Questo è proprio il suo obiettivo dichiarato, conquistare il pianeta. E’ un mistero il motivo per cui voglia farlo adesso, visto che gli esperimenti illegali e la sua arroganza lo hanno portano a diventare – 40 anni fa … – un mutante figlio del rapporto incestuoso tra Toxie di Toxic Avenger e Nemesis di Resident Evil: Apocalypse. In ogni caso ha scelto di riemergere dall’ombra, costringendo il Maggiore Elena Larina (Valeriya Shkirando) – di cui non scopriremo mai nulla che vada oltre la sua fredda pettinatura militare biondissima brigittenielseniana – a dover cercare questi supereroi e ottenere il loro aiuto.

La genuina semplicità della sceneggiatura di questo cinecomic – una cosa che almeno inizialmente inonda il cuore di gioia – implica che alla donna basti pronunciare il suo intento ad alta voce (“Ho due settimane di tempo per cercare tutti i super-umani che possono fermare il super-cattivo in giro per l’ex Unione Sovietica”) perché dopo soli cinque minuti lei riesca a individuare Lernik / Ler (Sebastien Sisak), un uomo che può controllare le rocce con la mente; Temirkhan / Khan (Sanjar Madi), omologo kazako di Nightcrawler che in più maneggia due affilatissime spade curve; Kseniya (Alina Lanina), donna invisibile in grado di regolare la temperatura del corpo a suo piacimento esperta di arti marziali e Arseniy / Arsus (Anton Pampushnyy), che può trasformarsi a piacimento in un orso.

Sì, un orso mannaro. Con i pantaloni magici in stile Hulk che scompaiono quando entra in “modalità orso” per riapparire pochi istanti dopo, quando torna di nuovo alla forma umana! La squadra finalmente “assemblata” parte così alla caccia di Kuratov, ma se tutto questo preambolo ha luogo piuttosto velocemente nel primo atto, il proseguo è naturalmente costellato di ostacoli e piani andati storti.

GuardiansSebbene l’aspetto visivo e gli effetti speciali siano sorprendentemente buoni per un film costato alla fine soltanto 6.5 milioni di euro, è però il resto in Guardians – Il Risveglio dei Guardiani a non convincere, su tutto una storia davvero troppo minimale, trita e poco emozionante, coi protagonisti che in definitiva gettano all’aria le premesse finendo per risultare noiosi, non aiutati certo dal ritmo altalenante e dall’umorismo posticcio imposto dal regista armeno Sarik Andreasyan (American Heist), che pure in qualche frangente scatena la giusta ‘ignoranza’ di cui avrebbe giovato l’insieme.

Tra le altre cose, un personaggio minore sembra essere lasciato morire per lungo tempo prima di riapparire molte scene dopo, mentre a un certo punto vediamo i nostri eroi impegnati nel consueto addestramento pro, se non che, parallelamente, Kuratov sta portando tranquillamente a completamento il suo piano di distruzione. Detto così potrebbe anche suonare interessante, ma sullo schermo non ha assolutamente senso. Se solo il villain bombato di steroidi avesse tentato con maggiore convinzione, sarebbe stato in grado di conquistare il mondo intanto che i Guardiani erano alla prese con le pose cool con indosso i nuovi costumi avanzati.

guardians filmL’attenzione e la cura date al loro design non è quindi stata estesa alle caratterizzazioni. Verso la fine c’è una frase in cui lo spettatore viene avvertito che sono divenuti tutti amici (anche in Russia è un valore fondamentale, almeno quanto il non far vedere alcuna morte violenta …), perché nulla nei minuti precedenti potrebbe portare a crederlo.

Tutto quello che veniamo a sapere sui quattro, così come loro stessi gli uni degli altri, proviene infatti da goffi dialoghi messi in bocca al Maggiore Larina (evidente controparte di Nick Fury inguainata in pelle nera aderente dal carisma di una matrioska e coadiuvata da un team di galoppini adolescenti e inespressivi che sembrano stati scelti tra le comparse di Divergent).

Per quanto riguarda il cattivo invece, Kuratov appare incredibilmente bizzarro e deforme, tutto finti muscoli in lattice e accessori in metallo. Il povero attore che lo interpreta sembra essere davvero a disagio dentro al suo costume, che lo porta ad assomigliare più a una sorta di bebè affetto da ipertrofismo che a un imponente e pericoloso genio del male.

Tirando le somme, Guardians – Il Risveglio dei Guardiani riuscirà forse con un po’ di fatica a ritagliarsi un posticino nella categoria ‘tanto brutto da diventare sublime’, grazie a sequenze ridicolmente introspettive come quella in cui Arsus condivide apertamente la sua paura di rimanere bloccato per sempre in “modalità orso”. Il lungometraggio di Andreasyan è in verità occasionalmente esaltante, ma non così spesso da renderlo divertente. Nonostante un tentativo – prevedibile – di gettare le basi per un sequel nel finale e durante i titoli di coda, gli Avengers, o persino la Justice League, possono stare tranquilli che non è ancora nata la saga in grado di metterli in difficoltà.

Di seguito il trailer internazionale di Guardians – Il Risveglio dei Guardiani: