I diari del BIFFF 35: giorno 6 da Bruxelles
14/04/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Poco da segnalare, ma interessante
Diario piuttosto parco di eventi da tramandare ai posteri. Segnaliamo però anche oggi una cosa che ci sembrava impossibile dopo i primi giorni: una proiezione praticamente ‘silenziosa’, senza ululati, commenti ad alta voce, risate e quant’altro. E per un film che dura quasi 120′!
Lo speciale trattamento è stato riservato – un po’ inspiegabilmente a dirla tutta – a Bluebeard della regista coreana Lee Soo-Youn (tornata sulle scene dopo quasi 15 anni), un thriller ispirato solo nel titolo dalla favola di Charles Perrault di cui è impossibile parlare senza fare spoiler importanti. Vi anticipiamo però che i due colpi di scena principali sono decisamente telefonati e pure un po’ manchevoli di rispetto per lo spettatore.
L’altra visione di giornata è stato invece il sorprendente horror russo dal profilo latamente gotico eppur moderno The Bride di Svyatoslav Podgayevskiy, di cui arriverà tra non molto la recensione integrale.
Per chiudere, anche oggi non ci siamo fatti mancare un paio di interviste. La prima è stata in compagnia di Stanley Tong, produttore prima ancora che regista di Kung Fu Yoga (la nostra recensione) che ci ha rivelato la ricetta perfetta per girare un blockbuster da 65 milioni di dollari capace di incassarne quasi 200 e di infrangere diversi record che sembravano inviolabili. L’altra chiacchierata è stata invece con Ben Parker, giovane regista inglese alla prima esperienza, col quale abbiamo parlato delle difficoltà nel girare The Chamber, thriller claustrofobico ambientato interamente all’interno di un piccolo sottomarino per esplorazioni oceaniche.
A domani per la nuova pagina del nostro diario belga.
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