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Nicolas Winding Refn: “Il cinema odierno è come il cibo cinese, economico ma poco sano”

09/07/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Il filmmaker danese scrive una lunga lettera / manifesto per spingere al cambiamento del modo di intendere il mondo dell'entertainment, stimolato proprio dalla controversa presidenza Trump

nicolas winding refn solo dio set

Il danese Nicolas Winding Refn è sicuramente noto al grande pubblico per Drive del 2011, ma ha saputo allargare la sua cerchia di ammiratori – già abbastanza folta prima di sbarcare a Hollywood grazie e film come Bronson (2008) e Valhalla Rising (2009) – con i più recente Solo Dio Perdona (2013) e The Neon Demon (la nostra intervista esclusiva). Come probabilmente saprete se ci seguite, il filmmaker è da molti mesi ormai al lavoro su una nuova serie originale per gli Amazon Studios, dal titolo Too Old To Die Young, e tutto questo tempo trascorso negli Stati Uniti, oltretutto a cavallo della controversa elezione a presidente di Donald Trump, gli ha permesso di farsi un’idea piuttosto precisa – almeno dal suo punto di vista – dell’attuale situazione socio-culturale del cinema.

Così, in una lunga lettera aperta recentemente pubblicata dal Guardian, Nicolas Winding Refn si è lasciato andare a considerazioni sul presente e sul futuro della Settima Arte, non prive si spunti interessanti. Ne riportiamo qualche stralcio:

Questo è un momento molto emozionante nella nostra storia. […] Dai terremoti arrivano opportunità […] Abbiamo bisogno di essere cacciati fuori dalle nostre zone di comfort – di compiacimento, e – per la maggior parte di noi occidentali – da una vita tranquilla. Non sto parlando il dolore fisico, ma credo che il dolore mentale possa essere un modo per stimolare e resettare il cervello. […]

Ciò che serve è l’arte: arte buona, stimolante, non arte di buon gusto, che è la principale nemica della creatività. Il problema è che la maggior parte della nostra cultura ci arriva attraverso un piccolo numero di conglomerati il ​​cui unico scopo è la frasetta alla fine.

Poi, NWR attacca direttamente l’establishment hollywoodiano e, sostanzialmente, i grandi studi che hanno in mano le redini del gioco:

La nostra industria dell’intrattenimento è triviale e banale: sfarzo, glamour e un’illusione di perfezione e divertimento che è molto lontano dalla verità. Il cinema è diventato come il cibo cinese: ti dà un piacere economico e immediato, come un orgasmo, ma non è molto sano o interessante. Il futuro deve essere diverso.

Voglio che sia un luogo incontrollato di meraviglioso caos, in cui ognuno possa creare il proprio universo e sia libero di esprimere la propria opinione, senza essere sorvegliato dalla necessità del giro di affari. Un luogo di libertà di parola e ad accesso gratuito. […]

Infine, il regista e sceneggiatore ha spiegato ulteriormente che il suo sogno non è così impossibile, e che lui stesso in parte lo sta già mettendo in pratica da diverso tempo e che presto si concretizzerà attraverso un sito di streaming gratuito:

Negli ultimi anni, ho comprato e restaurato decine di vecchi film come hobby [cita The Nest of the Cuckoo Birds, The Burning Hell e Hot Thrills and Warm Chills]. Mi chiedevo cosa farne. Poi ho capito che dovevo condividerli gratuitamente, così ho creato un sito web in cui potevano essere trasmessi in streaming.

Non è una trappola; non ti sto vendendo nulla. Prendere o lasciare. […] Spero che il mio sito ispiri le persone a vedere il mondo in un modo diverso. Le persone della mia generazione – ho 47 anni – vogliono concreti gettoni di mortalità cui aggrapparsi. Ma la nostalgia è un suicidio artistico. Bisogna accettare il fatto che tutto si disintegra nelle nostre mani.

Non c’è che dire, un aggiornamento – con le dovute distanze –  dello storico ‘I have a dream …’ di Martin Luther King sicuramente coraggioso, anche se qualcuno potrà ritenerlo fine a sé stesso o ipocrita.

Intanto, di seguito il trailer originale della serie di prossima uscita Too Old To Die Young:

Fonte: TG