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Voto: 8/10 Titolo originale: The Green Knight , uscita: 29-07-2021. Budget: $15,000,000. Regista: David Lowery.

Sir Gawain e il Cavaliere Verde: la recensione del film fanta-cavalleresco di David Lowery

15/10/2021 recensione film di William Maga

Dev Patel e Alicia Vikander sono i protagonisti del coraggioso adattamento dell'omonimo romanzo medievale, un'opera molto personale che sfida le regole del mainstream

dev patel the green knight film 2021

Se si volesse sfogliare la vasta gamma di film ambientati all’interno – e dalle parti – del mitico regno di Re Artù, sarebbe difficile trovarne uno come Sir Gawain e il Cavaliere Verde (The Green Knight). Basata sull’anonimo romanzo cavalleresco del 14° secolo), la versione girata ora da David Lowrey (A Ghost Story) non è il primo tentativo di adattamento della storia per il grande e piccolo schermo (ci sono stati infatti film nel 1973 e 1984 e versioni per la TV nel 1991 e 2002), ma il regista americano ha scelto arditamente di  abbandonare i tipici stereotipi del genere fantasy-avventuroso in cambio di un approccio carico di atmosfera e di presagi che trasforma il racconto arturiano in una visione insolita e spiazzante.

Per questo motivo, Sir Gawain e il Cavaliere Verde non incontrerà il gusto di tutti trasversalmente, anzi. Esige una certa attenzione da parte dello spettatore e potrebbe richiedere una seconda visione (o una precedente familiarità con la storia) per decodificare parte di ciò che accade lungo il percorso. Prendiamo per esempio in considerazione le origini del Cavaliere Verde, l’identità di una donna anziana e alcune delle interazioni tra Gawain (Dev Patel) e Lord Bertilak (Joel Edgerton) – nessuna di queste cose è spiegata esplicitamente. Richiedono un po’ di lettura tra le righe. Il finale è ambiguo: ciò che accade dopo il fotogramma conclusivo è aperto all’interpretazione. David Lowery ha deviato dal testo di partenza per il confronto decisivo, quindi non è così scontato come potrebbe sembrare.

the green knight film poster 2020Il film si apre presentandoci Gawain, il nipote prediletto di un anziano Re Artù (Sean Harris). Il ragazzo vive con sua madre (Sarita Choudhury), una strega, e si diverte in compagnia della ragazza irlandese Essel (Alicia Vikander). Il giorno di Natale, Gawain è a corte per assistere all’arrivo del Cavaliere Verde (Ralph Ineson), un gigante che propone a tutti una sfida: chiunque riesca a ferirlo in combattimento potrà usufruire della sua grande ascia per un anno.

C’è un problema, però: trascorsi i 12 mesi, il vincitore dovrà restituire l’ascia al Cavaliere Verde nella Cappella Verde e sottomettersi a lui per ricevere una replica esatta del colpo che ha sferrato per vincere l’arma. Gawain accetta la sfida e, usando un Excalibur presa in prestito, decapita il Cavaliere Verde, che raccoglie la sua testa mozzata, lascia l’ascia per Gawain e gli ricorda: “Ci vediamo tra un anno”. L’anno passa in fretta e, con l’avvicinarsi del Natale, Gawain intraprende un viaggio che potrebbe concludersi con la sua stessa morte.

Apparentemente, Sir Gawain e il Cavaliere Verde assomiglia un road movie medievale. Il viaggio di Gawain è episodico – qualcosa esplicitamente riconosciuto dalla sceneggiatura, che fornisce i titoli per ogni nuovo capitolo (“The Christmas Game”, “A Kindness”, “Interlude”, ecc.). È aperto all’interpretazione del pubblico quanti dei suoi incontri siano ‘reali’. David Lowery intreccia la realtà con la fantasia mentre lancia sullo schermo occasionali sogni, illusioni e/o allucinazioni. La metà di ciò che accade al protagonista potrebbe svolgersi solo nella sua immaginazione. E il film risponde anche alla domanda sulla strada che – alla fine – non è stata intrapresa.

La narrazione è tutt’altro che a tenuta stagna e gli spettatori pensanti riconosceranno immediatamente alcuni buchi di trama considerevoli (il più grande, e più ovvio, è il motivo per cui Gawain sceglie di decapitare il Cavaliere Verde quando una ferita meno fatale avrebbe comunque ottenuto il medesimo risultato …). È comunque alquanto ingiusto incolpare lo script di David Lowery per molti di questi casi, poiché sono presenti nel materiale originale. Il regista fa quello che può creando un tono generale e un’atmosfera quasi opprimenti per diluire qualsiasi inciampo. Sono ancora facilmente identificabili, ma non distraggono come potrebbero in un formato più ‘tradizionale’.

Dev Patel, per quanto non convenzionale possa essere il suo casting, è uno dei punti di forza di Sir Gawain e il Cavaliere Verde. Il suo Gawain è in conflitto tra onore e sopravvivenza. Non desidera altro che adempiere ai suoi doveri e diventare un cavaliere, ma le tentazioni lastricano il cammino davanti a lui. Il tema centrale del poema originale fa riferimento alla lotta del giovane per aderire al codice della cavalleria, e qui rimane intatto. La vincitrice dell’Oscar Alicia Vikander è invece sottoutilizzata, nonostante abbia un doppio ruolo.

the green knight film 2021Stranamente per una storia arturiana, Sir Gawain e il Cavaliere Verde presenta il re e la sua regina come anziani e malati. A tal fine, Sean Harris e Kate Dickie si rivelano scelte efficaci, anche se è improbabile che la storia li ricorderà (né il film, né i titoli di coda, citano esplicitamente i loro ruoli come quelli di Artù e Ginevra, chiarendo così che il focus è su Gawain, non un’altra delle altre figure della tradizione di Camelot).

Come intuibile, quindi, Sir Gawain e il Cavaliere Verde – che è costato 15 milioni di dollarinon è un fantasy mainstream. È assemblato con la cura tipica del cinema artistico, che si concentra sugli elementi intangibili. La partitura musicale presenta molti arrangiamenti corali e la mdp è attratta da alberi e ombre. Il film è generalmente oscuro, con nemmeno una scena investita dalla luce del giorno.

Molte sequenze sono ambientate nel buio, illuminate solo da poche candele, mentre le riprese all’aperto sono spesso notturne, sotto una chioma di alberi che copre il sole o avvolte dalla nebbia. Ci sono numerosi campi lunghi: uno – memorabile – sposta il tempo avanti nel futuro mentre circoscrive lentamente un cerchio. David Lowery è più interessato alle lotte interne di Gawain che a quelle in cui lui si impegna con un’ascia o una lama. C’è ben poco in termini di duelli (a meno che non si contino le scene di uno spettacolo di marionette).

La forza del film sta nella sua unicità. Sarebbe stato facile – almeno sulla carta – preparare una trasposizione diretta della storia in stile Il Signore degli Anelli, ma David Lowery ha mostrato il coraggio delle sue convinzioni ed è andato in una direzione piuttosto anti-commerciale. Di tanto in tanto, tuttavia, il genere fantasy ha bisogno di qualcosa di insolito come questo per evitare l’odore di stantio. Sir Gawain e il Cavaliere Verde ha la sua parte di difetti, ma ha una freschezza nell’approccio che merita di essere premiata.

Di seguito trovate il full trailer internazionale di Sir Gawain e il Cavaliere Verde, direttamente nel catalogo di Amazon Prime Video dal 15 novembre: