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Voto: 6/10 Titolo originale: The Owners , uscita: 27-08-2020. Regista: Julius Berg.

The Owners | La recensione del film horror di Julius Berg (Sitges 53)

13/10/2020 recensione film di William Maga

Maisie Williams è la protagonista di un 'home invasion andato storto' che non fa dell'originalità il suo punto di forza

the owners film horror maisei williams 2020

L’abbiamo già visto altre volte: aspiranti ladri che ottengono più di quanto si aspettassero quando decidono di entrare nella casa sbagliata. Per quanto possa essere un’idea trita, riesce comunque ad essere ricca di opportunità. The Owners si apre con tre giovanotti dei sobborghi che osservano da lontano la casa di Richard ed Ellen Huggins (Sylvester McCoy e Rita Tushingham), una coppia di anziani che vive nell’Inghilterra rurale. Secondo Terry (Andrew Ellis), il membro più timido della gang di balordi, la coppia benestante nasconderebbe da qualche parte una cassaforte, che dovrebbe essere molto facile da forzare. Nathan (Ian Kenny) vuole svoltare la sua misera vita, mentre l’imprevedibile Gaz (Jake Curran) sembra più interessato a causare solo distruzione. Tre aspiranti ladri, tre orribili acconciature anni ’90.

the owners film poster 2020A stravolgere il loro ‘geniale’ piano ci si mette Mary (Maisie Williams), la ragazza di Nathan, che ha bisogno della propria auto per recarsi al lavoro. Nathan la convince a restare nei paraggi ad aspettarli, perché il colpo sarà rapido e indolore.

Tuttavia, i tre capiscono presto di aver sottovalutato l’impresa e di essere arrivati troppo impreparati, così Nathan e Gaz convincono Mary a raggiungerli all’interno e decideno di tendere un’imboscata alla coppia di vecchietti quando rincaseranno, per poi costringerli a rivelare le cifre magiche della combinazione.

Il primo lungometraggio di Julius Berg è un adattamento della graphic novel belga Une Nuit de Pleine Lune di Hermann Huppen. Dal momento che The Owners inizia con l’irruzione, il regista rivela lentamente il background di ciascun personaggio e dei rapporti reciproci con il procedere dei minuti. Non esiste una ‘ripartizione’ del primo atto in stile Ocean’s sul perché ciascun individuo abbia deciso di partecipare al misfatto.

La narrazione diretta e senza fronzoli di The Owners è un modo efficace per entrare direttamente nel vivo dell’azione (e della tensione), ma senza una concreta posta in gioco non ci sono davvero grandi motivi per investire aspettative nei protagonisti, soprattutto quando prendono costantemente la decisione più sbagliata.

E quando scopriamo il tragico passato familiare di Richard ed Ellen, coi due che nonostante tutto rimangono sorprendentemente calmi e spensierati, mostrando poco o nessun segno di panico, questo è il primo segno che gli Huggins potrebbero nascondere qualcosa di diverso da una ‘semplice’ fortuna in sterline.

Se l’ovvio metro di paragone quando si parla di ‘home invasion andati storti’ è solitamente Man in the dark di Fede Alvarez, in cui Stephen Lang interpretava un cieco che sembrava apparentemente una facile preda di rapina finché non si rivelava un crudele predatore, guardando The Owners emergono piuttosto molti elementi in comune con la recentissima – e semi sconosciuta – dark comedy Villains di Dan Berk e Robert Olsen (la nostra recensione), dove i novelli Bonnie & Clyde interpretati da Bill Skarsgård e Maika Monroe finivano nelle insospettabili grinfie di una apparentemente normale coppia di svampiti hippy di mezza età, con la situazione che si ribaltava imprevedibilmente a sfavore degli invasori.

the owners film 2020Il 77enne Sylvester McCoy (che ricorda non poco Ian Holm in certe espressioni) non è imponente fisicamente come il Norman Nordstrom del 2016 e impiega molto più tempo per mostrare il suo ‘vero’ io. La fluidità nel parlare dell’uomo è la sua migliore risorsa, ma, sebbene possegga un fare sinistro, l’aspetto o le azioni non lo fanno mai sembrare troppo pericoloso o imprevedibile come invece dovrebbe essere.

La moglie Ellen è invece presumibilmente senile, così Julius Berg ‘utilizza’ questa caratteristica per regalare qualche spavento a buon mercato quando la donna non è lucida. Le dinamiche del solito gioco del gatto col topo sono ampiamente consolidate ormai, quindi anche i colpi di scena – che pure non mancano – risultano in fin dei conti abbastanza telefonati. In questi casi di déjà-vu, è la mano del regista a fare la differenza e qui l’inesperienza pesa. Almeno gli effetti pratici sono di buon livello, e non si può dire che si lesini sulla violenza e il sangue.

A credito di Julius Berg c’è anche l’intuizione di cambiare l’aspect ratio di The Owners quando i muri iniziano a chiudersi intorno a Mary, con la ragazza che realizza che questa casa potrebbe diventare la sua tomba, aumentando così la sensazione claustrofobica di essere intrappolati lì con lei e di stare lottando per scampare a questa situazione molto pericolosa. È un effetto semplice, ma che funziona alla grande nel contesto della crescente suspense.

Al di là di un accenno iniziale – mai completamente esplorato o forse non intenzionale – allo scontro di classe (che poco si amalgama con la narrazione generale peraltro), l’aspetto più interessante di The Owners è allora forse come Mary spicchi come l’unico personaggio che capisce davvero quello che sta succedendo. Tra l’altro, ogni uomo nel film inizialmente abusa di lei o la manipola, ma poi quegli stessi individui si rivelano per quello che in effetti sono, esseri deboli e fragili, o succubi e sprovveduti, mentre è lei sola a emergere come tipa tosta e consapevole. È l’unico arco narrativo interessante in mezzo a caratterizzazioni monodimensionali.

Purtroppo, la sceneggiatura non consente a Maisie Williams di esprimere tutto il suo talento in uno dei suoi primi ruoli dopo la fine di Il Trono di Spade, con le deludenti sequenze d’azione del terzo atto di The Owners che fanno ben poco per sfruttare le sue appurate doti atletiche.

Insomma, The Owners è, in definitiva, un thriller britannico moderatamente efficace e scarsamente originale, che va a posizionarsi nel cestone degli home invasion da notte horror, che si rivolge specialmente ai fan della ormai non più piccola Arya Stark.

Di seguito trovate il trailer internazionale di The Owners: