Home » Cinema » Azione & Avventura » Wesley Snipes: “Vi racconto la storia del mio Black Panther anni ’90 e perché non si fece”

Wesley Snipes: “Vi racconto la storia del mio Black Panther anni ’90 e perché non si fece”

31/01/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Con l'imminente uscita dell'adattamento per il cinema ad opera di Ryan Coogler, l'attore ha ripensato al progetto che aveva coraggiosamente cercato di portare sul grande schermo 20 anni fa

Siamo a poche settimane dall’uscita dell’attesissimo (per qualcuno) Black Panther e le prime reazioni al film Marvel da parte della critica americana sono state straordinariamente positive, anche se, a essere onesti, non si tratta certo di una novità. Detto questo, non dovrebbe esserci alcun motivo per cui il cinecomic diretto da Ryan Coogler non diventi un altro enorme successo al botteghino, anche se forse non tutti sanno che la strada per portare il personaggio dei fumetti sul grande schermo è stata lunga. A metà degli anni ’90 infatti, era stato addirittura Wesley Snipes a dare via al suo progetto di Black Panther, che però, a causa di sceneggiature e visioni contrastanti, non riuscì mai a decollare.

L’attore – allora all’apice della carriera dopo New Jack City, Chi non salta bianco è e Demolition Man – ha ricordato la vicenda in una recente intervista:

Penso che Black Panther mi abbia parlato perché era nobile, e lui era l’antitesi degli stereotipi presentati e ritratti sugli africani, la storia africana e i grandi regni dell’Africa. Aveva un significato culturale, un significato sociale: era qualcosa che la comunità nera e la comunità bianca non avevano mai visto prima.

Con la benedizione di Stan Lee (creatore di Pantera Nera / T’Challa assieme a Jack Kirby nel 1996), il progetto andò avanti alla Columbia Pictures, ma poi cominciarono i problemi. Il primo ostacolo fu spiegare che stavano girando un film su un supereroe dei fumetti che viveva nel Wakanda e non sui rivoluzionari dei diritti civili degli anni ’60 (le Pantere Nere appunto):

Pensano che tu te ne voglia uscire con berretti e vestiti neri e che poi ci sia un film.

Wesley Snipes ha aggiunto che affrontarono quindi una manciata di sceneggiature diverse e di potenziali registi, tra cui Mario Van Peebles e John Singleton, con cui il futuro protagonista ebbe un incontro:

Gli spiegai che la mia visione del film era più vicina a ciò che vedete ora: l’intero mondo dell’Africa è in realtà una società nascosta, tecnicamente altamente avanzata, celata da un campo di forza, il Vibranio. John reagì con un frase del tipo: ‘Nah! Hah! Hah! Vedi, lui ha ricevuto lo spirito della Pantera Nera, ma sta cercando di convincere il figlio a unirsi all’organizzazione [attiva nei diritti civili]. E lui e suo figlio hanno un problema, e hanno un po’ di battibecchi perché mentre lui sta cercando di rimare politicamente corretto, suo figlio vuole fare l’idiota.’ Sto parafrasando liberamente la nostra conversazione. Ma, alla fine, John voleva prendere il personaggio e metterlo nel movimento per i diritti civili. E gli risposi: ‘Amico! Dove sono i giocattoli?! Sono tecnologicamente avanzati e sarà fantastico vedere l’Africa in questa luce diversa da come viene tipicamente raffigurata.’ Volevo vedere la gloriosa e magnifica Africa. Il gioiello Africa.

Sfortunatamente, nonostante l’entusiasmo di tutte le persone coinvolte, il progetto non potè andare avanti:

In definitiva, non siamo riuscimmo a trovare la giusta combinazione di sceneggiatura e regia; eravamo così avanti rispetto al modo di pensare all’epoca, ma la tecnologia non era lì a supportarci nel creare ciò che avevano già realizzato nel fumetto.

Tuttavia, non fu un perdita di tempo, dato che Wesley Snipes fu in grado di lì a poco di portare in qualche modo ciò che aveva appreso nel progetto Black Panther e applicarlo al Blade di Stephen Norrington, uscito nel 1998. E anche se l’attore non è direttamente coinvolto nell’imminente adattamento dei Marvel Studios, continua a supportare il personaggio:

Anche se non faccio parte di questo particolare progetto, lo sostengo al 1.000% e sono assolutamente convinto che sarà un catalizzatore per il cambiamento e che aprirà altre porte e altre opportunità. Abbiamo bisogno di quel tipo di diversità e di gusto differente ora. [Chadwick Boseman] è un attore giovane e talentuoso, e penso che lo farà suo. Spero che gli abbiano dato una grande opportunità per entrare veramente nella pienezza del personaggio.

Il trailer id Black Panther:

Fonte: THR

Canary Black film beckinsale 2024
Azione & Avventura

Canary Black: la recensione del film action di Pierre Morel (su Prime Video)

di Gioia Majuna

Kate Beckinsale e Ray Stevenson sono al centro dell'ennesimo thriller di spionaggio standard e senza inventiva del regista

Azione & Avventura

Venom: The Last Dance, la recensione del terzo film, dirige Kelly Marcel

di Raffaele Picchio

Un terzo capitolo che non solo ribadisce toni e setting del precedente, ma ne aumenta al cubo il delirio e le situazioni in barba ad ogni critica ricevuta prima. Ne esce fuori un guilty pleasure tanto scemo quanto a suo modo efficace che con più coerenza ed onestà di tanti suoi colleghi - e con la giusta predisposizione mentale - è capace di divertire e intrattenere

Aurora Ribero in The Shadow Strays (2024) film
Azione & Avventura

The Shadow Strays: la recensione del film action di Timo Tjahjanto (su Netflix)

di Marco Tedesco

La sorprendente Aurora Ribero è al centro del nuovo creativo lavoro del regista indonesiano, una girandola di combattimenti violentissimi e senza esclusione di colpi

cristophe gans sitges 2024
Azione & Avventura

Intervista a Christophe Gans sul film cancellato di Corto Maltese: “Ispirato a Giù la testa di Leone; un’avventura metafisica”

di Alessandro Gamma

Al Festival di Sitges il regista francese ci ha parlato del suo adattamento per il cinema del fumetto di Hugo Pratt, quasi pronto e poi cancellato