Voto: 7/10 Titolo originale: The Wild Robot , uscita: 12-09-2024. Budget: $78,000,000. Regista: Chris Sanders.
Il Robot Selvaggio: la recensione del film miyazakiano di Chris Sanders (by DreamWorks)
10/10/2024 recensione film Il robot selvaggio di Gioia Majuna
Un'opera che sfida i soliti modelli hollywoodiani, portando sul grande schermo un’avventura toccante e visivamente ispirata, che guarda al Ghibli

Forse l’aspetto migliore di Il Robot Selvaggio (The Wild Robot) è che raramente sembra un film d’animazione prodotto da Hollywood. È più simile a un prodotto di Hayao Miyazaki che a uno Disney. Sebbene apparentemente semplice, esplora infatti concetti come il percepire “la gentilezza come una competenza di sopravvivenza” e come i legami d’amore possano essere più forti delle differenze innate.
E per la maggior parte del film, non c’è un vero e proprio cattivo. Non che manchi il conflitto, ma la narrazione non richiede un “Grande Malvagio” per progredire. Si basa invece su relazioni ed emozioni, coinvolgendo sia i bambini che gli adulti.
Ambientato in un futuro non specificato, Il Robot Selvaggio introduce l’Unità ROZZUM 7134, alias “Rozz”, un robot ‘generico’ che sopravvive a un incidente e viene accidentalmente attivato da un animale curioso. Incapace di comunicare con la Universal Dynamics (l’azienda che l’ha creata), Rozz si dedica quindi a una missione: allenare Brightbill, un pulcino di oca selvatica che l’ha scambiata per sua madre, affinché possa unirsi agli altri uccelli nella loro migrazione autunnale.
Brightbill, essendo più piccolo e con limitate capacità di volo e nuoto, non è ben visto dagli altri membri del suo gruppo. Tuttavia, altri animali offrono il loro aiuto per addestrarlo, tra cui Fink la volpe, Pinktail l’opossum, Thorn l’orso, Thunderbolt il falco e Longneck, l’oca anziana e saggia. Durante questo percorso, Rozz inizia a sviluppare sentimenti e a riscrivere la propria programmazione interna.
Il concetto di un robot che acquisisce coscienza è un classico della fantascienza, ma Il Robot Selvaggio lo affronta in modo accessibile ai bambini senza insultare l’intelligenza degli spettatori adulti.
Pur trasmettendo messaggi importanti, lo fa con delicatezza, senza essere invadente. Offre umorismo, azione e spettacolo, ma il rapporto madre-figlio tra Rozz e Brightbill è il fulcro emotivo della storia. Un momento toccante è rappresentato dalla necessità di un genitore di lasciare andare il proprio ragazzo, permettendogli di diventare indipendente, trattato con grande precisione.
Il Robot Selvaggio si distingue anche visivamente. Il regista Chris Sanders (noto per Dragon trainer e I Croods) rinuncia al fotorealismo, optando per un’estetica tattile che ha descritto come “un dipinto di Monet in una foresta di Miyazaki“.
Il risultato è chiaramente diverso dai maggiori successi animati del 2024, come Inside Out 2 e Cattivissimo me 4. La scena della migrazione, con migliaia di oche in volo, è mozzafiato. Sanders utilizza un movimento di camera innovativo, non visto dai tempi della rinascita dell’animazione Disney negli anni ’90 (periodo in cui lui stesso ha lavorato nel reparto animazione).
Uno dei motivi per cui raramente ci si entusiasma per i film d’animazione è che spesso li troviamo meno complessi e interessanti rispetto a quelli in live action. Opere che privilegiano la narrazione rispetto alla costruzione di franchise e al merchandising sono diventati sempre più rari nel panorama “family friendly”.
Molti registi di animazione affermano di ispirarsi a Hayao Miyazaki, ma pochi lo fanno davvero in modo significativo. Chris Sanders è un’eccezione, e Il Robot Selvaggio merita di essere menzionato accanto alle opere del maestro giapponese. Non forza canzoni pop nella colonna sonora e si concentra sulla creazione di qualcosa di visivamente interessante, evitando la generica estetica animata, raccontando una storia che si vuole vedere svilupparsi, piuttosto che riciclare cliché preconfezionati.
In definitiva, Il Robot Slvaggio è uno dei più riusciti film d’animazione americani emersi nel periodo post-pandemico e si avvicina alla qualità artistica e di intrattenimento del (presunto) canto del cigno di Miyazaki, Il Ragazzo e L’airone.
Di seguito trovate il trailer italiano di Il Robot Selvaggio, nei nostri cinema dal 10 ottobre:
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