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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Bastarden , uscita: 05-10-2023. Budget: $8,500,000. Regista: Nikolaj Arcel.

La terra promessa: la recensione del film di frontiera di Nikolaj Arcel

28/12/2023 recensione film di William Maga

Mads Mikkelsen è il glaciale protagonista di un western scandinavo duro, in cui le figure femminili sono il centro di gravità

The Promised Land (2023) film mads

Un capitano dell’esercito in pensione di umili origini, Ludvig Kahlen (un duro e minacciosamente impassibile Mads Mikkelsen) risponde alla chiamata del re danese e, nel 1755, si propone di colonizzare e coltivare la brulla brughiera dello Jutland. Ma i suoi modesti progressi vengono presto ostacolati dal proprietario terriero locale, Frederik De Schinkel (Simon Bennebjerg), un crudele despota che crede di essere il legittimo proprietario di quei luoghi.

Due donne svolgono un ruolo chiave nell’escalation delle tensioni tra gli uomini: Edel (Kristine Kujath Thorp) è la cugina che De Schinkel spera di sposare; Ann-Barbara (Amanda Collin) è l’intraprendente contadina che, insieme a suo marito, è fuggita da De Schinkel ma è incorsa nella sua ira.

Selvaggio e corroborante western nordico, La terra promessa (The promised land / Basterden) è un’opera concreta e appagante: un’epica storica e travolgente con la speranza nel cuore e la terra sotto le unghie.

la terra promessaIl film segna un ritorno al cinema in lingua danese per il regista Nikolaj Arcel dopo la non esaltante esperienza di La Torre Nera (la recensione), e lo riunisce con Mads Mikkelsen, già al suo fianco per A royal affair (2012).

Storia di arroganza umana, orgoglio fatale, gente di frontiera, banditi e patate, questo adattamento del romanzo ‘Kaptajnen og Ann Barbara’ di Ida Jessen presentato a Venezia, Telluride e Toronto, combina uno scenario da western classico con un caratteristico sapore scandinavo, con effetti impressionanti.

Il recente Godland – Nella terra di Dio di Hlynur Palmason sarà un paragone ovvio, nel tono, nei temi e nel potenziale pubblico interessato.

Ludvig è un uomo che ha sempre dovuto mettersi alla prova: il titolo danese del film, Bastarden, illustra sinteticamente la macchia della sua illegittimità e la sua lotta di Sisifo per ottenere rispetto e accettazione.

L’esercito gli ha dato questa opportunità e, sebbene in pensione, Ludvig indossa con orgoglio la sua uniforme ormai piuttosto logora insieme al suo comportamento da soldato integerrimo. Ma il rigore e l’ordine non possono che portarti lontano quando ti confronti con il caos del mondo naturale – qualcosa che de Schinkel sottolinea allegramente con la sua voce sottile e pungente.

La brughiera poco promettente, con la sua tenue luce muschiosa e l’orizzonte ampio e piatto, è brutalmente indifferente al sudore e alla fatica di Ludvig quanto il monarca fradicio di alcol nel cui nome l’intera impresa è intrapresa.

E sebbene la natura sia crudele, non ha nulla in confronto a de Schinkel, un sadico ridacchiante e damerino che vede torturare un uomo a morte come un piccolo intrattenimento leggero. Simon Bennebjerg è eccezionale nel ruolo, mungendo fino all’ultima goccia di sorridente malizia da questo uomo meschino il cui padre preferiva apertamente i suoi cani a suo figlio ed erede.

La minaccia della violenza in La terra promessa è annunciata da un crescente grido d’allarme, spesso ripetuto, nella colonna sonora, che sembra esplodere dalle viscere della terra.

Le donne nella storia, sebbene a volte eguaglino la capacità maschile di eccessi sanguinari, generalmente danno vita a un pragmatismo più radicato nella spietata brughiera dello Jutland. Gli uomini sono guidati dall’orgoglio e dall’avidità, le donne dal bisogno fondamentale di sopravvivenza.

Edel, intrappolata in una gabbia dorata da un padre avaro che insiste perché si sposi per soldi, vede nel sobrio Capitano un’alternativa al destino insopportabile di sposare suo cugino. Ann-Barbara risolve le disgrazie della sua vita precedente come governante di Ludvig, ma chiarisce fin dall’inizio che lei è sua pari, non la sua serva. E poi c’è Anmai Mus (Hagberg Melina), una ragazzina rom, perseguitata dalla gente del posto per la sua pelle scura, che sceglie Ludvig e Ann-Barbara come parenti adottivi.

È una lezione appresa tardi per Ludvig ma, se finalmente arriva a capire che nella vita c’è molto di più oltre allo status e ai titoli nobiliari, è grazie alle donne che lo circondano.

Di seguito trovate il trailer internazionale di La terra promessa, nei cinema italiani dal 14 marzo 2024: