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I diari del BIFFF 35: giorno 9 da Bruxelles – I Vincitori

17/04/2017 news di Alessandro Gamma

Tiriamo le somme

In questa giornata pasquale decisamente lavorativa (ma con festa di chiusura a base di birra locale gentilmente offerta a volontà a tutti i presenti dagli sponsor), la Giuria Internazionale del Festival Internazionale del Cinema Fantastico di Bruxelles – composta da Christina Lindberg, Mar Targarona, Macarena Gomez, Axelle Carolyn e presieduta da Euzhan Palcy – ha assegnato il Corvo d’Oro al film australiano Safe Neighborhood di Chris Peckover. Il Corvo d’argento è invece andato parimerito a The Mermaid di Stephen Chow e We Go On di Jesse Holland e Andy Mitton.

La Giuria europea ha premiato Small town killers del regista danese Ole Bornedal con il Méliès d’argento e assegnato una menzione speciale a Orbita 9 di Hatem Khraiche (Spagna).

Nella categoria Thriller a trionfare è stato invece At the End of the tunnel di Rodrigo Grande, con menzione speciale a Free Fire di Ben Wheatley.

bifff finaleIl 7th Orbit Award è andato a Swiss army man di Dan Kwan e Daniel Scheinert, con Saving Sally del filippino Avid Liongoren che ha ottenuto una menzione speciale.

Infine, il premio della Critica è stato assegnato al coreano The Tunnel di Kim Seong-hun, mentre quello del pubblico ad Autopsy di André Øvredal.

Ci troviamo piuttosto d’accordo con i premi, anche se si sarebbe potuto osare forse qualcosina in più visto che almeno un paio hanno goduto già ampiamente di visibilità e riconoscimenti altrove.

Gli organizzatori hanno inoltre fatto sapere che la partecipazione del pubblico al BIFFF 2017 è aumentata del 10% rispetto allo scorso anno e noi non possiamo che essere altrettanto soddisfatti del risultato, sapendo quanto sia importante continuare ad avere eventi del genere ancora in attività che tentino di far conoscere film troppo spesso bistrattati o altrimenti invisibili.

Da parte nostra, questa prima trasferta si chiude con 13 interviste realizzate (piano piano arriveranno tutte) e circa 25 visioni in sala (l’ultima delle quali è stata il divertente e caustico film di chiusura El Bar di Alex de la Iglesia) in 8 intense giornate. Abbiamo conosciuto molti addetti ai lavori sempre pronti a fare quattro chiacchiere e uno staff di ragazzi sempre pronti a cercare di soddisfare ogni nostra richiesta. Non avremmo potuto chiedere di meglio.

Au revoir et a l’année prochaine!

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