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Voto: 4/10 Titolo originale: Alone in the Dark , uscita: 28-01-2005. Budget: $20,000,000. Regista: Uwe Boll.

Riflessione: Alone in the dark di Uwe Boll, il fondo degli adattamenti di videogames

02/01/2025 recensione film di Marco Tedesco

Nel 2005, Christian Slater, Stephen Dorff e Tara Reid erano al centro di una trasposizione poverissima di budget e idee

Christian Slater, Stephen Dorff e Tara Reid in Alone in the Dark (2005)

Per molti anni, i film tratti da videogiochi sono stati considerati un genere di nicchia con pochi esempi realmente apprezzati. Mortal Kombat di Paul W.S. Anderson nel 1995 e “Resident Evil” nel 2002 sono stati tra i punti più alti di questo sottogenere, anche se non senza le loro pecche.

In effetti, se quei due film piuttosto mediocri sono stati dei punti di riferimento, è facile capire quanto Hollywood fosse in difficoltà nel cercare di adattare i videogiochi per il grande schermo. Questo tipo di trasposizioni è stato quindi molto spesso deriso, e non è raro che i film legati a videogiochi abbiano incassato pochissimo.

Al contrario, l’adattamento di Super Mario Bros. del 1993, diretto da Rocky Morton e Annabel Jankel, diventò un cult adorato da alcuni per le sue idee stravaganti, anche se molti non hanno apprezzato quanto si discostasse dalla visione originale di Shigeru Miyamoto della Nintendo.

boll alone_in_the_darkAdattare i videogiochi in buoni film non è facile, e ci sono diversi motivi alla base. In primo luogo, i VG si basano su azione e interattività, mentre i film sono per loro natura passivi e incentrati sui personaggi. I due media non si sovrappongono bene. Inoltre, molti videogiochi traggono la loro ispirazione da film di serie B, il che rende difficile l’adattamento a film, dato che si finisce per fare una copia di una copia.

Un esempio di ciò è Metroid, che non sarebbe poi così diverso dall’Alien di Ridley Scott. Oggi, molti videogames sono diventati talmente complessi che le loro trame difficilmente si adattano a film da 120 minuti. Per questo, il progetto di un film su Halo è stato abbandonato a favore di una (sfortunata) serie TV.

Alcuni film recenti, però, hanno interrotto questa tradizione. Super Mario Bros. – Il Film ha incassato alla grande, A cena con il lupo è stato ben accolto, e i film di Sonic hanno conquistato il cuore del pubblico più giovane. Anche Five Nights at Freddy’s, nonostante le critiche, ha avuto una grande risposta al botteghino.

Ma se torniamo ai primi anni 2000, la situazione era molto diversa. Era l’epoca di Doom, dei sequel di Resident Evil e, soprattutto, del regista tedesco Uwe Boll. Boll ha diretto cinque adattamenti di videogiochi tutti terribili negli anni 2000, diventando noto come uno dei peggiori cineasti della sua generazione.

E il suo Alone in the Dark del 2005 è probabilmente il peggiore di tutti.

Il primo “Alone in the Dark” come videogioco venne lanciato nel 1992 per PC ed è stato riconosciuto dal Guinness World Records come il primo gioco horror 3D mai realizzato. Nel 2001 è stato diffuso un seguito per console, “Alone in the Dark: The New Nightmare”, che ha segnato un’impennata di popolarità, e l’adattamento cinematografico non è tardato ad arrivare.

Il gioco originale si svolgeva negli anni ‘20, in una villa infestata in Louisiana, e i giocatori dovevano fuggire dai mostri per salvarsi. Il primo sequel aveva lo stesso scenario, ma con il secondo ambientato nel deserto del Mojave, in California. New Nightmare era invece ambientato ai giorni nostri, coi protagonisti che cercavano delle tavolette mistiche con strani e maligni poteri.

film mostro Alone in the Dark (2005)Il film di Boll, ispirato proprio a The New Nightmare, segue vari personaggi mentre cercano di recuperare artefatti magici e investigano sulla loro connessione con una nuova razza di creature assassine. Christian Slater interpreta un investigatore del paranormale che ha perso la memoria e cerca di ricostruire il suo passato. Tara Reid è la curatrice di un museo che fa da sfondo alla maggior parte delle scene, mentre Stephen Dorff interpreta un militare che lavora per il misterioso Bureau 713.

Il film presenta anche colpi di scena legati all’estrazione del DNA dei mostri, oltre a numerose scene in cui i protagonisti vengono uccisi da mostri molto poco convincenti. Tali esseri possono incubarsi all’interno dei corpi umani e produrre degli EMP, che fanno spegnere le luci ovunque vadano (da qui il titolo “Alone in the Dark”). Questa necessità di tenere i mostri al buio probabilmente ha fatto risparmiare molti soldi sul budget degli effetti speciali.

“Alone in the Dark” fu un completo fallimento al botteghino. Con una valutazione dell’1% su Rotten Tomatoes basata su 119 recensioni, venne stroncato dalla critica. Nel 2024, Metacritic ha stilato una classifica dei 42 film più noti basati su videogiochi e “Alone in the Dark” si è classificato all’ultimo posto, con appena 9 punti su 100.

Nonostante il suo pessimo track record, Uwe Boll rimane comunque tutt’oggi in attività, grazie alla capacità di coinvolgere attori di cartello e a completare i lavori velocemente e con budget ridotti. Nel 2024, ha realizzato ben due lungometraggi, First Shift e “Bandidos”, con altri tre progetti attualmente in produzione. E questo nonostante avesse dichiarato che si sarebbe ritirato nel 2016.

Di seguito trovate il trailer di Alone in the dark: