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Voto: 5.5/10 Titolo originale: Spider-Man: Far From Home , uscita: 28-06-2019. Budget: $160,000,000. Regista: Jon Watts.

Spider-Man: Far From Home: recensione del film che porta Tom Holland in Europa

20/03/2020 recensione film di William Maga

Il sequel firmato ancora da Jon Watts ci porta a spasso per il Vecchio Continente, puntando forte sulle gag e un'impacciata romance, e aggiungendo a una formula collaudata il misterioso Jake Gyllenhaal

spider-man far from home londra

Arrivando nei cinema a pochi mesi dall’evento Avengers: Endgame (la recensione), questo nuovo capitolo delle avventure cinematografiche dell’Uomo Ragno firmato ancora una volta dal regista Jon Watts si scontra inevitabilmente con innumerevoli aspettative.

Non ci sono squadroni di eroi qui, nessun cammeo a sorpresa o colpi di scena imprevisti relativi al MCU così come lo avevamo lasciato. Lo show di Cap e Tony si è davvero concluso. E la Marvel dovrà lavorare molto duramente per ritrovare e convogliare nuovamente sul grande schermo quella particolare magia durata così a lungo.

spider-man far from home venezia posterOra, Spider-Man: Far From Home ci dà un assaggio di quello che sarà il futuro prossimo. Il film riprende l’azione nel presente, pochi mesi dopo il tremendo cataclisma generato da Thanos, ora definito “il blip“, un simpatico nomignolo affibbiato all’apocalittico evento che temporaneamente aveva cancellato da un momento all’altro metà della vita nell’universo.

Nessuno (i ‘gruppi di sostegno’ a cui si accenna in apertura fanno francamente sorridere) sembra pensare seriamente al problema derivante dalla ricomparsa improvvisa – dopo cinque anni in cui la vita per tutti i rimasti è andata avanti – di 3 miliardi di individui che si ritenevano ‘andati per sempre’, ma quel che conta è che tutti quelli che erano morti o scomparsi alla fine di Endgame, conservino il loro ‘status’.

In particolare, Tony Stark (Robert Downey Jr.) è ora ricordato alla stregua di un ‘messia’ che si è sacrificato per la salvezza dell’umanità, con la sua facciona che fissa severamente – ma benevolmente – le masse dai murales spruzzati sui muri di ogni angolo delle città, come un Gesù in armatura con problemi di alcol e che ama le auto sportive.

Continuando a soffrire per la dipartita dell’amico / mentore, ma deciso comunque a uscire dalla sua ingombrante ombra, il giovane Peter Parker (Tom Holland) è intanto tornato alla vita newyorkese di tutti i giorni, sognando una storia d’amore impossibile con la caustica compagna di classe MJ (Zendaya) e cercando al contempo di destreggiarsi tra le richieste d’aiuto derivanti dall’essere un amichevole Spider-Man di quartiere e gestire i soliti drammi e traumi di un normale adolescente.

Una possibile via di fuga dalle gravose responsabilità gli viene offerta da una scampagnata oltreoceano, ma la sceneggiatura di Chris McKenna e Erik Sommers sceglie pigramente di imboccare l’ennesima variazione sulla ‘gita nella libertina Europa di un gruppo di studenti americani pronti a far baldoria’, infarcita dei triti cliché di questo tipo di commedie (da American Pie in giù), a cominciare dalle musiche ‘incredibili’ (vedi Umberto Tozzi e Mina) che incorniciano le visite alle diverse città ‘ da cartolina’ dell’itinerario. Si potrebbe pensare a una sorta di parodia, ma – visto anche quanto accaduto con la Sicilia del recente Aquaman (la recensione) – è più facile pensare che a Hollywood l’Italia (ma pure l’Olanda …) sia ancora quella della ‘Dolce Vita’, solo che ora ‘Boh’ ha sostituito il più classico ‘Mamma mia!’.

Jake Gyllenhaal in Spider-Man Far from Home (2019)In ogni caso, il Vecchio Continente viene usato in Spider-Man: Far From Home come esotico sfondo per una serie di violenti incontri ravvicinati con gli Elementali, creature apparentemente interdimensionali legate ai quattro elementi (fuoco, aria, terra, acqua) che appaiono improvvisamente e non si sa per quale ragione in alcune zone ben precise del nostro pianeta con l’intento di distruggere ogni cosa.

Per fortuna, visto che tutti i supereroi noti sono a quanto pare in ‘gita’ altrove e / o non hanno più voglia di occuparsi di eventuali nuove minacce che potrebbero costare la vita a milioni di persone, compare altrettanto dal nulla tale Quenti Beck (interpretato da un Jake Gyllenhaal che pare proprio a suo agio nel ruolo), che – come anticipato dai trailer – sembrerebbe arrivare da un’altra Terra di un ipotetico multiverso ed essere l’unico in grado di contrastare e sconfiggere i suddetti giganteschi villain grazie ai suoi poteri e al suo curioso costume.

Soprannominato Mysterio dall’opinione pubblica, viene ‘assoldato’ dal redivivo Nick Fury (un Samuel L. Jackson in versione zimbello, ma c’è un motivo ….), che gli affianca Peter Parker, nella speranza che il ragazzo abbracci il suo destino di nuovo Avenger. Naturalmente, quando un trailer promozionale spoilera con mesi d’anticipo qualcosa di così scioccante, uno o più inghippi sono dietro l’angolo.

C’è una formula collaudatissima da eoni ormai per qualsiasi film di superoi, e Spider-Man: Far From Home non fa eccezione: l’eroe ha dei conflitti da risolvere, l’eroe viene sconfitto, l’eroe impara delle importanti lezioni di vita, l’eroe alla fine trionfa. Qui, lungo il tragitto troviamo una serie di sporadiche gag più o meno divertenti (o imbarazzanti, come il ‘Peter prurito’ …) e il consueto profluvio di effetti speciali milionari (facciamoli sentire sti 160 milioni di dollari di budget).

spider-man far from home iron manLa storia tra Tom Holland e Zendaya è – più o meno prevedibilmente – al centro del film, i due attori mettono sul tavolo una certa chimica, e per lo più hanno successo nel rendere spontanea e adeguatamente ‘imbranata’ la loro relazione adolescenziale, mentre il mondo letteralmente esplode intorno a loro. Ah, a tal proposito, varrebbe la pena aprire un’altra piccola ‘insignificante’ parentesi. Venezia viene rasa al suolo da un Elementale.

Praga viene rasa al suolo da un Elementale. Londra viene rasa al suolo da un altro Elementale. Vediamo palazzi crollare, bus e auto in fiamme, persone correre via. Cinque minuti dopo che la minaccia è stata sventata, nessuno sembra più curarsi della succitata distruzione, niente polizia o esercito per le strade, niente ambulanze o elicotteri. Va beh. Dettagli.

Parlando dei comprimari, Jon Favreau si ritaglia qualche scena ‘importante’ come Happy Hogan, che, fedele al suo nome, dispensa allegria a piene mani e sembra aver superato alla grande la morte di Tony, broccolando audacemente la premurosa zia May (Marisa Tomei). Tutti gli altri sullo schermo sembrano invece esser stati inseriti come mero riempimento per portare a casa le 2 ore d’ordinanza: la biondina innamorata, gli insegnanti agitati, gli altri compagni di classe che pascolano anonimi fornendo rumore di fondo.

Jon Favreau, Tony Revolori, Angourie Rice, Zendaya e Jacob Batalon in Spider-Man Far from Home (2019)E se qualcuno degli spettatori ha familiarità con il personaggio di Mysterio visto nei fumetti Marvel, non farà troppa fatica ad anticipare – almeno parzialmente – il colpo di scena centrale di Spider-Man: Far From Home. Per tutti gli altri fan del MCU invece, si tratterà di un pigro ‘omaggio’ al bistrattato Iron Man 3.

In definitiva, molto è successo nell’universo cinematografico Marvel tra Spider-Man: Homecoming (la recensione) del 2017 e questo sequel. Che lo script fosse non semplice da gestire era forse inevitabile, ma Jon Watts e i suoi sceneggiatori avrebbero dovuto raccogliere con maggior coraggio la sfida lanciata dagli ultimi film e provare davvero a raccontare qualcosa di nuovo e forse più audace e adulto. Così, oltre a qualche gadget (giusto accennato), otteniamo solo qualche piccolo passo avanti nella crescita personale di Peter Parker verso il supereroe con problemi di responsabilità che tutti conosciamo già. D

A tal proposito, non alzatevi prima della fine dei titoli di coda. Sono presenti 2 scene post-credits, con la prima che sicuramente vi lascerà sbalorditi per quello che anticipa.

Di seguito trovate il full trailer italiano di Spider-Man: Far From Home: