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Voto: 6/10 Titolo originale: The Lair , uscita: 28-10-2022. Regista: Neil Marshall.

The Lair: la recensione del film action horror di Neil Marshall

10/10/2022 recensione film di Sabrina Crivelli

Charlotte Kirk si scontra con terribili creature mutate in un B-movie a budget ridotto senza troppe pretese e derivativo, ma in fondo divertente

È passato appena un anno dalla visione di The Reckoning (la recensione) al Festival di Sitges, e già vi ritroviamo Neil Marshall con un nuovo film, The Lair, che, sin dagli intenti dichiarati, si presenta come un B-movie a bassissimo budget con un tocco comico, molta azione, profusione di pallottole e una serie di mostri discretamente realizzati.

Consci di ciò, e senza minimamente attendersi i toni più cupi e disperati di quel classico che è The Descent (la recensione), The Lair può essere anche divertente, almeno se non ci si sofferma troppo sulla sceneggiatura bislacca scritta a quattro mani da Neil Marshall con la benamata Charlotte Kirk, protagonista del film.

The Lair si apre con uno scontro ad alta quota nei cieli afgani: il tenente Sinclair della Royal Air Force (Kirk) è intenta a evitare un missile, ma viene colpita e precipita in territorio ostile. Inseguita dal nemico, fugge a piedi nel deserto e si rifugia in un bunker abbandonato. Tuttavia, al suo interno trova ad aspettarla una minaccia assai più pericolosa dei suoi inseguitori armati: la sua involontaria intrusione in un laboratorio segreto russo risveglia le creature imprigionate al suo interno, che la seguiranno anche nel mondo esterno.

the lair film 2022 posterLa trama di The Lair si limita a un pastiche di elementi narrativi derivativi e cliché di genere. La discesa in uno spazio sotterraneo claustrofobico popolato da inquietanti predatori potrebbe vagamente richiamare, nel concetto, The Descent, ma – come anticipato – privato del tutto di tensione e atmosfere horror davvero coinvolgenti.

La struttura sotterranea dove si svolgevano ricerche top secret ricorda inoltre assai da vicino il recente – e vagamente carpenterianoSuperdeep di Arseny Syuhin (la recensione). Curiosamente, anche lì i sovietici conducevano esperimenti genetici in una struttura governativa a molte leghe sotto la superficie terrestre. Del resto, non è un caso isolato: l’Alveare della Umbrella Corporation combinava efficacemente laboratori sotterranei top secret ed esperimenti genetici fuori controllo già un paio di decadi addietro.

Un discorso simile si può fare con le creature di The Lair. L’influenza di Resident Evil si estende sicuramente anche a quelle che paiono una mutazione un po’ meno riuscita dei Lickers, ibridata con Venom (da cui prendono la ‘carnagione’ nera e la corporatura massiccia). Rispetto alla saga horror inaugurata dal film di Paul W. S. Anderson, però, le location e il charter design sono decisamente più poveri.

Alla computer grafica all’avanguardia (per la fine degli anni ’90, almeno) si sostituiscono un sotterraneo mal illuminato, costumi e effetti pratici e speciali un po’ posticci, ma pur sempre apprezzabili per la volontà. D’altronde la differenza di budget – e di intenti – è abissale, e The Lair ha, in fondo, quel fascino proprio dei B-movie. Ulteriore nota positiva, le creature non lesinano violentissime aggressioni e squartamenti vari resi, anche in questo caso, attraverso effetti pratici succosi, con facce strappate sino all’osso, mandibole staccate di netto con una zampata e calotte craniche mangiate per intero.

Come il creature design, anche la caratterizzazione dei personaggi di The Lair ha quell’aura grossolana, ma spassosa dei B-movie. I Marine americani, come i loro avversari afgani, incarnano gli stereotipi più elementari, tra mujahideen che imbracciano kalashnikov o sciabole donate dagli avi e soldati muscolosi altrettanto facili al grilletto.

Tutti agiscono secondo una meccanica precostituita: appena si incrociano, si sparano a vicenda. Del resto, la psicologia dei personaggi non migliora nemmeno quando devono prendere decisioni tattiche più elaborate. Non sembra esserci alcun criterio o programmazione – soprattutto tra le fila dei militari statunitensi – tra protocolli fallimentari di difesa della base militare e missioni praticamente suicida. C’è da dire che l’assenza di logica si estende a gran parte degli avvenimenti, portandoci a concludere che, in generale, si tratti solo di pretesti per inscenare l’ennesimo scontro ad armi da fuoco o combattimento contro nemici umani e non.

A ciò si somma infine la protagonista, ovvero un pilota della aviazione britannica, che costituisce la quintessenza dell’eroe action declinato al femminile, e al grottesco. Charlotte Kirk si getta contro al nemico sparando alla cieca e – in maniera assai poco plausibile – centrando praticamente sempre il bersaglio, un  po’ alla Sylvester Stallone in Rambo III.

the lair film 2022 charlotteTuttavia, l’attrice inglese non è altrettanto credibile nel suo ruolo di bad-ass girl nelle sequenze d’azione, e lo è perfino meno nelle pochissime parentesi drammatiche (come dimostrava già a sufficienza la performance in The Reckoning). Fortuna vuole che si tratti di un altro ingrediente del repertorio da B-movie messo in campo da The Lair, e come tale funzionale all’economia generale del film più che in se stesso.

Tutto sommato, nonostante i numerosi difetti, non si può quindi dire che The Lair sia un fallimento totale. Al contrario, regala una buona dose di intrattenimento con le sue scene gore ed action e qualche risata per la sorniona faciloneria della sceneggiatura, dei dialoghi e dei personaggi quasi macchiettistici.

Letto in tali termini, nonostante sia lungi dai fasti di The Descent – o anche di Dog Soldiers – The Lair risulta un piccolo passo in avanti verso un ritorno in carreggiata, almeno rispetto a The Reckoning, che riaccende qualche vaga speranza per il prossimo film, Duchess, già in post-produzione.

In attesa di capire quando lo vedremo dalle nostre parti, di seguito trovate il trailer internazionale di The Lair, che arriverà nei cinema americani, Digital HD e VOD il 28 ottobre: