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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Halo , uscita: 24-03-2022. Stagioni: 3.

Halo, stagione 2: la recensione degli episodi 1-4 della serie con Master Chief (su Paramount+)

09/02/2024 recensione serie tv di William Maga

Pablo Schreiber torna alla guida degli Spartan e per fortuna il vento della produzione sembra cambiato, con miglioramenti evidenti in ogni precedente punto debole

halo stagione 2 2024 master

La versione live-action di Halo ha debuttato in streaming nel corso del 2022 con ben quindici anni di bagaglio di sviluppo accumulati sulle spalle. Con aspettative giustamente altissime per la serie, qualsiasi cosa inferiore a un cambiamento epocale tra gli adattamenti di videogiochi era destinata a fallire miseramente.

E, in effetti, il debutto di Halo è stato accolto da una reazione tiepidina da parte del pubblico, in quanto gli intrighi e le cospirazioni alla Trono di Spade più che altro distraevano da ciò che aveva reso l’omonimo e popolarissimo VG uno dei più grandi franchise della storia.

Ora, due anni e uno showrunner più tardi, la seconda stagione di Halo mira a resettare almeno parzialmente quelle aspettative deluse, riuscendoci (non che fosse impossibile, ma non si sa mai). Con una dose maggiore di azione e un tono più vicino a quello dei giochi, si può dire che Halo sia diventato lo show che i fan stavano aspettando.

Guidata da Pablo Schrieber, che questa volta indossa l’elmetto di Master Chief con la stessa frequenza con cui non lo indossa, questa seconda stagione di Halo è un sostanziale miglioramento rispetto al primo ciclo di episodi e probabilmente metterà a tacere tutti i critici di ciò che l’ha preceduta, offrendo una miscela più equilibrata di sequenze movimentate e uno sviluppo dei personaggi che ricorda tanto i videogiochi della saga almeno quanto i prodotti televisivi più celebrati.

halo stagione 2 2024 posterLa prima stagione di Halo si era conclusa con una serie di rivelazioni e di scontri che hanno portato alla scomparsa della dottoressa Halsey (Natascha McElhonne), alla fuga di Makee (Charlie Murphy) dopo aver salvato John (Schreiber) e alla scoperta di una mappa stellare che conduce all’Halo, e a John lasciato in uno stato simile al coma che ha permesso a Cortana di prendere il controllo su di lui.

Questa stagione si apre con una spiegazione minima di questi eventi e proietta il Silver Team in una missione in cui devono salvare dei rifugiati prima che siano annientati dai Covenant. È lì che John incontra il nemico alieno in una battaglia nebulosa che dà vita a un mistero che metterà in discussione i suoi ideali e i legami tra l’ONI, l’UNSC e gli Spartan stessi.

I primi episodi iniziano con una tonnellata di azione, ma portano anche a un significativo sviluppo dei personaggi, di John come degli altri membri della sua squadra. Si tratta di un’apertura solida che si ricollega agli eventi narrati in precedenza, ma che traccia anche una linea forte e distinta per quanto seguirà.

Il problema più grande che molti hanno avuto con la prima stagione di Halo è che sembrava più concentrata sulla creazione di fazioni e di parti in guerra, esattamente come nel già citato Il Trono di Spade, senza riuscire a catturare ciò che gli appassionati avevano amato dei videogiochi. Come detto, questa stagione vanta una maggiore azione, ma si distingue ancora dal formato del videogioco perché è ancorata ai suoi personaggi.

Questa stagione di Halo ricorda allora in qualche modo l’acclamata serie The Expanse, con una prospettiva equilibrata dell’intero ensamble di protagonisti. Stavolta viene infatti concesso molto più tempo sullo schermo a Kai (Kate Kennedy), Riz (Natasha Culzac) e Vannak (Bentley Kalu), i quali ottengono archi narrativi personali senza il tipico casco che bilanciano quello dello stesso Master Chief. Stiamo anche di più in compagnia di Soren (Bokeem Woodbine) e di sua moglie Laera (Fionna O’Shaughnessy), mentre Kwan Ha (Yerin Ha) serve a rafforzare le trame in corso iniziate nella scorsa stagione.

Procedendo nella visione della prima stagione il primo istinto era stato quello di pensare che Halo fosse più che altro una trasposizione live-action della web serie Red Vs. Blue, ma per portare avanti un prodotto su cui gli spettatori debbano investire tempo e fiducia, i personaggi devono essere scritti con cuore e personalità.

Sebbene questa volta si rinunci agli elementi della prima stagione in favore di una narrazione più mirata, ci sono nuove aggiunte al cast. Cristina Rodlo si unisce nel ruolo di Talia Perez, un caporale dei Marines che era apparso già all’inizio della prima stagione e svolge un ruolo fondamentale nell’arco in corso, parallelo a quello di Master Chief.

halo stagione 2 2024 covenantJoseph Morgan interpreta James Ackerson, il successore della dottoressa Halsey nella gestione del programma Spartan. L’attore potrebbe essere facilmente scambiato per un cattivo nel momento in cui appare sullo schermo, ma la vera natura del suo ruolo nella storia generale vanta qualche sfumatura in più.

Nei quattro episodi (di 8 complessivi) potuti visionare in anteprima troviamo un punto focale evidente per la storia, dettaglio che mancava quasi completamente nell’approccio di due anni fa. Questa scelta genera dei pro e dei contro, perché la serie sembra decisamente più simile all’Halo dei VG, ma non per l’azione come si potrebbe pensare.

Il worldbuilding ovviamente necessario nella prima stagione è stato adesso notevolmente ridotto, quindi la seconda può adagiarsi tranquillamente sul lavoro pesante già fatto.

Il nuovo showrunner David Wiener, che in precedenza aveva sviluppato la serie Brave New World, ha portato in questa stagione uno staff di sceneggiatori completamente nuovo che comprende Ahmadu Garba, Marisha Mukerjee, Tom Hemmings, Basil Lee Kreimendahl e Sarah McCarron. Otto Bathurst, che ha diretto gli episodi della prima stagione, è l’unico regista che ritorna (ha diretto due episodi insieme a Debs Paterson, Craig Zisk e Dennie Gordon che hanno diretto un paio di capitoli ciascuno).

La dinamica tra tutte queste teste dietro le quinte, insieme al consulente e produttore di videogiochi Kiki Wolfkill che ha supervisionato la mitologia di Halo, rende questa stagione più snella e più robusta. Ci sono ancora dei punti deboli, in particolare la CGI usata sugli Spartan quando sono impegnati in sequenze d’azione, ma le creature Covenant e i paesaggi spaziali appaiono molto megliorati.

halo stagione 2 2024 masterLa debolezza degli effetti computerizzati nelle scene incentrate sugli Spartan passa in secondo piano rispetto alla preoccupazione maggiore, ovvero la piattezza dell’atmosfera generale della serie. La prima stagione era in qualche modo ‘noiosa’ e talvolta i nuovi episodi si avvicinano pesantemente a quel baratro, salvandosi per pochi centimetri.

Detto questo, ogni aspetto della seconda stagione di Halo è un sostanziale miglioramento rispetto alla prima (e meno male). Grazie all’interpretazione più profonda di Pablo Schreiber, agli effetti speciali migliorati, agli antagonisti più forti e a una trama più coinvolgente, non dovreste più preoccuparvi troppo di quante volte Master Chief non indossi il suo elmetto.

Siamo ancora lontani da The Last of Us (la recensione), ma questa stagione è un enorme passo nella giusta direzione. Si comincia con apprensione e senza grosse aspettative e ci si ritrova ad apprezzarla molto più di quanto si potesse pensare. E non era scontato.

Di seguito trovate il full trailer internazionale della stagione 2 di Halo, che ha debuttato l’8 febbraio con i primi due episodi: