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Voto: 6/10 Titolo originale: Nocturne , uscita: 13-10-2020. Regista: Zu Quirke.

Notturno | La recensione del film horror di Zu Quirke (per Amazon Prime)

16/10/2020 recensione film di Marco Tedesco

Sydney Sweeney è la malignamente competitiva protagonista del migliore dei primi 4 capitoli del progetto Welcome To The Blumhouse

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In confronto alla tripletta di altri titoli del progetto ‘Welcome To The Blumhouse’ (The Lie, L’occhio del male e Black Box), Notturno (Nocturne) è “Le nozze di Figaro” di Mozart opposto a tre brani originali registrati da una garage band del liceo, mai diventata famosa per un buon motivo. Il film d’esordio alla regia di Zu Quirke, che guarda con devozione a Il Cigno Nero, riporta alla mente una frase dell’ultima stagione della serie Schitt’s Creek: “Sono quasi morto in nome di un amore non corrisposto per un’industria che mi ha consumato più e più volte”.

La nostra ossessione per la celebrità, per uno ‘scopo’ e per una – possibile – punizione attraverso il confronto di status è infatti una tale frenetica rovina per così tante persone nel mondo di oggi da fornire il tempo perfetto a Zu Quirke per la sua ode al ‘non è mai abbastanza buono’. Quella maledizione che divora, quel martirio, quella costante mancanza di appagamento che sono sufficientemente potenti da portare una persona appassionata fino ai limiti del delirante e della distruzione psico-fisica.

Nocturne.jpgPer l’adolescente Juliet (Sydney Sweeney), tutto ruota attorno alla sua maestria al pianoforte. Si è esercitata per tre ore al giorno da quando le sue dita hanno potuto premere i tasti, il che equivale a un percorso di vita interamente focalizzato verso la grandezza dei concerti internazionali. Tuttavia, solo la sua sorella gemella Vivian (Madison Iseman) è stata accettata nel programma per pianisti della prestigiosa Juilliard.

Juliet vede tutto come una competizione, nonostante non intenda intenzionalmente incrociare direttamente traiettoria verso una carriera di maggiore successo di Vivian. Invece di ricompensare Vivian con orgoglio e sostegno, Juliet però un giorno trova un quaderno ‘maledetto’ lasciato da una studentessa prodigio suicidatasi alcune settimane prima, che spariglia le carte sul tavolo. Più o meno. Tutto ha un prezzo e, nel caso di Juliet, ciò significa distruggere vite solamente per un posto da solista con la prospettiva di impressionare uno scout della Julliard.

Per allineare in qualche bizzarro modo Notturno a Deathgasm, l’arco di Juliet cambia quando lei inizia a fogliare le pagine con lo spartito della ‘Teoria Musicale’ di Moira Wilson (Ji Eun Hwang). In esso, trova un arrangiamento che il tutor privato di Juliet (Ivan Shaw) ha identificato come il “Trillo del Diavolo” di Giuseppe Tartini. La stessa composizione in cui vediamo esibirsi Moira al violino nel prologo del film, prima che la pupilla ‘posseduta’ si lanci dal balcone della sua stanza.

Il Male prende quindi vita attraverso corde pizzicate e accordi maledetti, un cavallo di Troia acustico sotto forma di schieramenti ‘classici’, che prefigura la minaccia che può nascondersi nella sospetta mitezza di un individuo.

Il ritratto di Sydney Sweeney (Sharp Objects) degli effetti collaterali repressi di un ‘malato di lavoro’ cattura la devastazione di una vita più normale. Il modo in cui Juliet attribuisce la propria autostima ai premi e alle opportunità di carriera è una prigione da cui non potrà mai scappare. Ciò che la ragazza teme di più è proprio la cosa che lo Stanley Hyman di Michael Stuhlbarg sminuirebbe: la mediocrità. La parte migliore del lavoro dell’attrice 23enne arriva quando le sue azioni mettono in dubbio se il manoscritto abbia effettivamente una qualche influenza sulla sua vita o se i continui misfatti di Juliet siano semplicemente un’estensione delle sue malsane ossessioni.

Una prova tormentata che risveglia demoni che non si possono mai vincere, poiché Juliet tradisce volentieri chiunque si trovi nelle sue vicinanze professionali perché nulla conta, nella sua mente, eccetto i risultati lautamente ricompensati. Sii il migliore oppure sparisci. Sydney Sweeny eccelle nel vendere agli spettatori di Notturno la tragedia di una lotta esistenziale così paralizzante volta a ottenere il plauso di chi è chiamato a darci un voto.

notturno film amazon horror 2020Naturalmente, Notturno aggiunge anche strati soprannaturali alla strisciante inquietudine che già serpeggia nelle nostre menti. Mentre Juliet impara di più sulla simbologia delle immagini che inizia a vedere sulle pagine scarabochiate e al di fuori del quaderno di Moira, piccoli brividi allucinatori cominciano a invadere lo schermo. Ghoul grotteschi dentro uno specchio, luci accecanti che paralizzano Juliet mentre cammina e nefandi momenti in cui la ragazza si trasforma personalmente nella versione malvagia di se stessa spegnendo il suo fascino timido e morigerato in favore di comportamenti progettati per infliggere dolore nel prossimo.

Mentre altri titoli tematicamente simili come The Sonata del 2018 optavano apertamente per l’evocazione di vere creature infernali attraverso gli strumenti musicali, Zu Quirke in Notturno preferisci giocare con gli scherzi della mente, usando i personaggi secondari come pedine (Jacques Colimon su tutti). Il risultato è altrettanto efficace e subdolo, con un’enfasi più concentrata sulla sconsideratezza di Juliet e l’imbruttimento personale in nome di un trofeo o di una posizione.

Tutti noi, come persone, vogliamo essere “abbastanza bravi”, ovvio. Notturno si sforza di ricordarci che non tutti possono essere i prossimi virtuosi, e finché saremo la versione migliore di noi stessi, saremo anche abbastanza ‘bravi’. Eppure, classi specializzate e genitori prepotenti instillano nei bambini la nozione sbagliata di ‘duro lavoro’, contribuendo a plasmare così un’identità attorno a parametri di riferimento votati alla velenosa competizione sempre e comunque.

In definitiva, Notturno è una dolente melodia orchestrale che mette in guardia su come la definizione di “successo” possa essere sfaccettata e ai pericoli del sostituire un’educazione genuina e rapporti salutari con freddi voti, spartiti o le lusinghe di industrie spietate che non ricambieranno mai, nemmeno per un secondo, il nostro amore. Forse non è il più inventivo o esemplare dei film per quanto riguarda la raffigurazione di una metafora sullo schermo, peraltro ricorrendo a intuizioni già viste altrove, ma è stranamente efficace e termina con un crescendo straziante. E non è cosa da tutti i prodotti marchiati Blumhouse.

Di seguito il trailer internazionale di Notturno, nel catalogo di Amazon Prime Video dal 13 ottobre: