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Intervista esclusiv: Greg Nicotero sui consigli di John Carpenter, lo shock di Zombi 2 e l’orgoglio per Sin City

29/10/2018 news di Alessandro Gamma

Abbiamo incontrato l'esperto truccatore ed effettista americano durante il Festival di Sitges, ripercorrendo con lui alcune tappe importanti della sua carriera e parlando dei prossimi progetti in agenda, Creepshow e Spawn

Noto soprattutto per essere uno dei più esperti creatori di effetti speciali per il trucco a Hollywood da oltre 30 anni, Greg Nicotero è negli ultimi tempi diventato anche produttore televisivo e regista. Il suo primo importante lavoro nel campo del make-up cinematografico è su Il giorno degli zombi di George A. Romero nel 1985, dove lavorò sotto l’esperta guida del veterano Tom Savini.

Nel 1988, insieme a Robert Kurtzman e Howard Berger, ha creato l’KNB EFX Group, studio dedicato agli effetti di make-up che si è occupato di 400 tra progetti cinematografici e televisivi, vincendo numerosi premi Attualmente lavora come produttore esecutivo, supervisore degli effetti speciali per il trucco e regista sulle serie The Walking Dead e Fear the Walking Dead. E’ anche il creatore della webserie The Walking Dead: Webisodes.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare faccia a faccia Greg Nicotero durante il Festival di Sitges, cogliendo l’opportunità per parlare un po’ della sua carriera e dei prossimi progetti in agenda.

Hai più o meno lavorato in almeno un capitolo di quasi tutte le saghe horror / slasher più note (Halloween, Venerdì 13, Nightmare, ScreamNon Aprite Quella PortaDal Tramonto all’Alba ecc.), ma ce ne sono ancora un paio che non hai toccato, come Hellraiser o La Bambola Assassina. Ti piacerebbe un giorno o l’altro depennarli dalla lista?

Sai, è abbastanza interessante che al momento i diritti di Hellraiser siano disponibili e Clive Barker ha espresso l’intenzione di vedere altri film della saga o farne un reboot … Tuttavia di questi tempi io non ho molto tempo, tra il lavoro su The Walking Dead e quello per l’imminente Creepshow … Sono piuttosto contento di quello che stanno facendo con il nuovo Halloween [di David Gordon Green], riportarlo alle sue radici … Ritengo che i reboot di Venerdì 13 prodotto da Michael Bay [diretto nel 2009 da Marcus Nispel] e di Nightmare del 2010 [diretto da Samuel Bayer] siano stati divertenti, ma gli originali mi hanno divertito di più.

Quando Wes Craven ha girato il primo Nightmare – Dal Profondo della Notte … non lo so … il risultato è stato differente. Molti dei film horror recenti vengono presto dimenticati è che non riescono a mescolare adeguatamente la dose di spaventi e di risate necessari. Pensate a Un lupo mannaro americano a Londra o a L’alba dei morti dementi, due pellicole che hanno colto perfettamente questo aspetto e infatti sono ancora viste e ricordate. Per fartela breve, sono un grande fan di quel modo ‘old school’ di fare cinema.

Dal momento che tra pochi giorni sarà qui a Sitges anche lui e soprattutto visto che hai lavorato su diversi suoi film (Fantasmi da Marte, Vampires, The Ward), hai qualche aneddoto su John Carpenter (il nostro incontro esclusivo col regista)?

Certo! Quando decisi di diventare regista, dovetti naturalmente iscrivermi alla Directors Guild of America, ma mi servivano degli sponsor. Tra loro c’erano Wes Craven e John Carpenter. Quando andai da John per dirgli della mia decisione, lui mi chiese perchè volessi diventare un regista. Gli risposi che sentivo di avere alcune storie che mi sarebbe piaciuto raccontare. Allora, lui mi diede un solo consiglio: “Tieni la macchina da presa sempre in movimento“.

Da allora, ogni volta che guardo un film ripenso a quelle parole, cercando di immaginare il perchè il regista abbia optato per un movimento piuttosto che l’altro, cosa stia cercando di dire allo spettatore, perchè voglia indirizzare lo sguardo da quella parte ecc.

Hai qualche familiarità con il lavoro dei tuoi ‘colleghi’ italiani di effetti speciali come Carlo Rambaldi, Mario Bava o Giannetto De Rossi? So che in qualche modo hai tratto ispirazione dai film a cui hanno collaborato

Oh certamente, adoro gli horror italiani, specialmente quelli di Lucio Fulci come Zombi 2 e Paura nella città dei morti viventi, ma anche Demoni [di Lamberto Bava] … erano così audaci, dei film per i quali non si applicavano le stesse regole che avevamo in America. Noi doveva sottostare a regole di censura molto severe alla fine degli anni ’70 e inizio ’80, con le pellicole che venivano malamente accorciate. E’ allora che spuntarono dalle nostre parti gli horror italiani, che non erano censurati ed erano assolutamente intensi!

Mi ricordo la scena di Zombi 2 in cui la scheggia della porta trafigge l’occhio dell’attrice [Olga Karlatos] … non avevo mai visto nulla di simile. Se osservi quella sequenza … è così squisitamente realizzata e tesa che è quasi come assistere a una masterclass sulla suspense. Ho sempre ammirato molto quel modo di rappresentare il gore così audace. Vorrei davvero prima o poi omaggiare scena come quella in un episodio di The Walking Dead. Teoricamente, la gente che guarda un momento del genere sa come andrà a finire, quindi chiude gli occhi … ma in Zombi 2 non potevi distogliere lo sguardo.

Ho sempre pensato che sia uno degli esempi più brillanti del lavoro fatto con gli effetti speciali pratici. Comunque ho già omaggiato Lucio Fulci in TWD, con uno zombie preso dal suo film [nella 7×06 ‘Swear’]! 

Hai lavorato anche su Mulholland Drive di David Lynch nel 2001, un film non propriamente horror. Ti ricordi a cosa hai lavorato nello specifico?

Oh caspita … onestamente non ricordo … Non sono mai stato fisicamente sul set, perché ero impegnato in un altro show.

Qual è il make-up non relativo a un film dell’orrore di cui sei più orgoglioso?

Senza dubbio, quello per il personaggio di Marv nel primo film di Sin City nel 2005 [diretto da Robert Rodriguez e Quentin Tarantino]. Vedere Mickey Rourke trasformarsi in quel modo fu qualcosa che valse la pena di essere ammirato dal vivo. Ricordo che la prima volta che si presentò sul set truccato e andò verso Frank Miller, lui indietreggiò, visibilmente intimorito, perchè nella sua mente sapeva come avrebbe dovuto apparire se fosse stato reale. 

Presto ti cimenterai con il revival televisivo di Creepshow. Mi sai dire qualcosa dei nomi che saranno coinvolti a livello di scrittura degli episodi?

Ti racconto questo aneddoto. Quando avevo 18 anni, avevo appeso in camera un poster di Creepshow. Un giorno, i miei genitori hanno ritrovato un video che io stesso avevo girato in cui staccavo il poster dal muro e rivolgendomi alla telecamera dicevo: “Ciao mamma, un giorno qui ci sarà scritto ‘Prodotto da Greg Nicotero’!” Comunque, quando ho scritto a Stephen King dicendogli che avevo intenzione di occuparmene, lui dopo mezz’ora mi ha mandato una e-mail dicendomi che avrei potuto usare una certa storia da lui scritta. Quindi, almeno un episodio sarà suo, poi stiamo cercando di coinvolgere suo figlio Joe Hill, Joe Lansdale, David J. Schow e altri miei amici che sono autori di romanzi horror. Stiamo scrivendo le sceneggiature in questo momento, con la speranza di iniziare a girare nel febbraio 2019.

Per concludere, come procede il lavoro sul nuovo film di Spawn diretto da Todd McFarlane?

Ne stiamo progettando il design proprio in questi giorni. La scorsa settimana ho visto Todd, che attualmente sta riscrivendo alcune parti della sceneggiatura … stiamo lavorando alla nuova incarnazione di Spawn … non sarà esattamente il tipico supereroe che vediamo sempre al cinema. Quando ho mostrato a Todd alcuni dei busti che ho progettato coi diversi possibili aspetti del personaggio lui ne è stato molto felice. Contiamo di iniziare a girare il film a febbraio. Il costume sarà per lo più prostetico, solo il mantello in CGI, perché dovrà muoversi di vita propria e soprattutto perché sarà davvero imponente, un po’ come nel primo film del 1997.

Di seguito la clip originale di Il Giorno degli Zombi, con il cammeo di Greg Nicotero (è l’uomo colpito accidentalmente dalla raffica di mitra):