Titolo originale: Hereditary , uscita: 07-06-2018. Budget: $10,000,000. Regista: Ari Aster.
Riflessione | Spieghiamo il finale di Hereditary – Le Radici del Male e i dettagli più oscuri del film
25/07/2018 news di Sabrina Crivelli
La conclusione dell'horror con Toni Collette diretto da Ari Aster lascia senza dubbio stupefatti e perplessi. Cerchiamo di esplorarne insieme il significato.
Evidentemente, seguono SPOILER. Se avete visto Hereditary – Le Radici del Male, notevole horror di debutto di Ari Aster (la nostra recensione), potreste essere rimasti frastornati dalla sequenza finale, in cui Peter (Alex Wolff), ormai posseduto dalla sorellina morta Charlie (Milly Shapiro) – la quale a sua volta porta dentro di sé uno degli otto sovrani infernali, Paimon (il nostro approfondimento sul demone e la sua mitologia) – viene ufficialmente accolto sulla Terra dai membri della setta che ha in più frangenti terrorizzato la sua famiglia. Comprensibile quindi una certa sorpresa dovuta al twist dall’allegoria non subito decifrabile e la necessità di una spiegazione di quanto avvenuto sullo schermo..
Il suscitare una simile sensazione era però nelle volontà del regista sin dal principio, come lui stesso ha dichiarato in una recente intervista a Vulture: “Volevo creare un film di cospirazione senza spiegare (troppo)”. Ciò implica che il pubblico non sia certo onnisciente, anzi è mantenuto all’oscuro del significato ultimo degli eventi fino alla conclusione, venendo a conoscenza della verità poco alla volta, di fatto insieme ai protagonisti. Come ha inoltre specificato Ari Aster: “Siamo al fianco di queste persone che non sanno cosa stia succedendo e condividiamo la loro ignoranza”.
Per venire però in soccorso di quegli spettatori che non si accontentano di uscire dalla sala con più domande che risposte su quanto hanno visto, abbiamo deciso di approfondire il sibillino epilogo e fornire alcuni spunti per dipanare il mistero.
Paimon è una entità nota o è stata inventata?
Esiste. Beh, almeno se credete nell’esistenza dell’Inferno e del Diavolo … Paimon è infatti un’entità documentata da diverse fonti e ha perfino dei seguaci che lo adorano. E’ inoltre descritto come “un grande re”, “uno dei principali demoni” e “uno dei più importanti Principati [esseri angelici dalla forma simile a raggi di luce]”. Ha giurato profonda fedeltà a Lucifero ed è spesso rappresentato mentre cavalca un cammello (proprio come vediamo in una illustrazione mostrata nel film).
Ci sono opinioni contrastanti invece sul fatto che Paimon possa essere invero il demone Azazel. Secondo il sito Black Witch Coven, “Egli è uno dei principi demoni che supervisionano le quattro direzioni cardinali, essendo l’Ovest il suo dominio”, motivo per cui Joan (Ann Dowd) e i suoi seguaci “Guardano verso Nord-Ovest” per evocarlo in Hereditary – Le Radici del Male. Stando a Joy of Satan invece, “Paimon dà il potere di influenzare e controllare gli altri” e tale luciferino talento potrebbe spiegare alcuni aspetti della pellicola di Ari Aster. Non solo, i suoi adepti descrivono il re infernale come “pieno di energia. Rumori forti e luci intense tendono a renderlo più attivo. È molto colorato e molto amichevole”.
Quali sono le ‘ricompense‘ di cui parla la madre di Annie nel biglietto lasciato all’interno di uno dei suoi libri?
Il libro delle Invocazioni che la protagonista trova per caso in uno degli scatoloni contenenti gli oggetti appartenuti alla defunta madre, una foto opposta all’immagine di Paimon mostra una persona seduta in cima a un mucchio di tesori che recita ‘Ricchezze allo stregone‘ [‘Riches to the conjurer’] in una didascalia sottostante. Quando Joan parla con Peter / Charlie alla fine e lo incorona, chiede a Paimon di dare a lei e agli altri seguaci “la conoscenza di tutte le cose segrete, l’onore, la ricchezza e buoni discendenti”.
Gli chiede anche che li asserva tutti alla loro volontà, così come gli adoratori si sono asserviti a quella di Paimon. Si tratta quindi di una setta di privilegiati, i cui Ministri chiedono a Paimon di “insegnarci le arti e le scienze”, oltre che a concedergli “un’illustre discendenza, una posizione sociale e molto onore”, confermando infine che lui può rivelare ogni cosa sul mondo terreno e sulla Terra e sulla mente di ciascun individuo”.
Ma allora Peter è posseduto da Charlie o da Paimon?
È probabile che Charlie non abbia mai saputo di essere posseduta dello spirito di un ‘re infernale’, ma stando a quanto affermato da Annie (Toni Collette) al suo gruppo di sostegno per affrontare il dolore della perdita, sua madre ha posto i suoi artigli sulla ragazzina fin da quando era in fasce. Addirittura, da un dialogo tra Annie e Charlie, apprendiamo che la nonna ha insistito perfino per allattare lei stessa la neonata – azione riprodotta in una delle inquietanti miniature che vengono inquadrate nel corso di Hereditary – Le Radici del Male.
D’altronde, come viene detto nell’elogio funebre all’inizio del film, nonna Ellen aveva “rituali privati” e “amici privati”, molti dei quali probabilmente erano intenti nel cercar di far incarnare Paimon proprio in Charlie. Dal momento però che il demone preferisce un corpo maschile, il difficile è diventato il permettergli di insidiarsi in Peter. Quindi Paimon era vincolato a Charlie, che però non era consapevole dell’ingombrante presenza dentro di lei, così, quando scorgiamo la lucina dissolversi sulla schiena di Peter accasciato a terra, dopo che si è gettato fuori dalla finestra della soffitta, sappiamo che quello è il momento in cui avviene il passaggio tra i due corpi.
Una volta che il trasferimento è completato, Joan sembra essere pronta a lasciare che Charlie (nel corpo di Peter) si renda conto di tutto quello che sta succedendo e chi sia realmente. Ricordate poi che Annie racconta a un certo punto che suo fratello si è impiccato all’età di 16 anni, lasciando dietro di sé un biglietto che diceva che sua madre cercava di mettere delle persone dentro di lui? Ne consegue che Ellen non riuscì ad assicurarsi che il suo primogenito fosse l’ospite designato, né potè con Peter perché Annie al momento l’aveva disconosciuta e allontanata. Tuttavia, una volta che la figlia fu pentita di aver escluso la madre dalla propria vita, l’aveva riavvicinata ed Ellen aveva avuto così la possibilità di usare Charlie come temporaneo tramite per Paimon.
Però non aveva poi potuto completare il rituale … D’altra parte, come confessato da Ari Aster stesso, “Il film parla di un rituale di possessione demoniaca di lunga data, che viene descritto dal punto di vista degli agnelli sacrificali“. Tenendo a mente ciò, i sinistri eventi al centro di Hereditary – Le Radici del Male possono essere percepiti come l’attuazione del disegno di una mano invisibile. Forse è tutto dovuto a quel sigillo disegnato sopra il muro vicino al corpo senza testa della nonna in soffitta?
Si tratta del vero simbolo di Paimon e, se lo avete scovato, è inciso anche sul palo della luce contro cui sbatte Charlie, mozzandole di netto la testa. E la strana foglia che Annie sputa mentre sta bevendo il tè nell’appartamento di Joan? Probabilmente si tratta di un intruglio stregato (o di un’altra falsa pista, perché a questo punto sarete già diventati paranoici!). E quando Peter sente la gola che si chiude e assume la posizione che aveva il cadavere di Charlie, prima di sbattere la testa contro il banco?
Il suo corpo viene preparato prima che la possessione abbia luogo. E le fotografie contenute nell’album di Ellen, in cui è catturata mentre indossa un vestito bianco e un velo e viene ricoperta di monete d’oro? Si tratta di un rituale nuziale, fatto che è confermato quando viene inquadrata la sua foto incorniciata nella satanica casa sull’albero, sopra cui leggiamo “Regina Leigh“. Si potrebbe arrivare a dire che la nonna fosse spiritualmente sposata con lo spirito all’interno della nipote e – fatto piuttosto scabroso – allattasse quindi il marito-nipote quando lei era in fasce …
Chi è il vero artefice dei sinistri atti che si susseguono in Hereditary – Le Radici del Male? E ancora, è stata Annie a compierli – ossia a decapitare il corpo di sua madre morta e a spiare Peter fuori dalla finestra – o sono stati gli adepti del culto di Paimon?
Ari Aster ha spiegato: “Il pubblico dovrebbe essere portato a pensare che potrebbe essere stata Annie, ma invece è la setta di cui Ann Dowd ad avere un ruolo molto significativo. Dovreste però provare la sensazione di percepire lungo il film che ci siano persone ai margini che stanno osservando questa famiglia e che si aggirano poco lontano”. Pertanto, non è il sonnambulismo di Annie l’origine dell’esumazione dei corpi e del taglio della testa. Erano solo espedienti per depistare lo spettatore! Il regista ha tracciato una sorta di sentiero di briciole di pane durante tutto Hereditary – Le Radici del Male, facendo capire al pubblico che i Graham sono costantemente osservati da lontano dai confratelli di Ellen e Joan: l’uomo che sorride a Charlie al funerale di Ellen, tutte quelle “facce nuove” che ne piangono la morte, la donna che saluta Charlie di fronte al cancello della scuola, la persona che ansima nel buio fuori dalla finestra di Peter – che è probabilmente la medesima che vediamo nuda nella casa sull’albero nel finale.
Perché provando a bruciare il quaderno dei disegni di Charlie prendono invece fuoco le persone?
Sembra evidente che il quaderno sia pensato a proteggere sé stesso. La setta ha dimostrato di avere una portata d’azione piuttosto ampia quando si tratta di influenzare gli eventi, arrivando perfino a nascondere un cadavere senza testa nella soffitta dei Graham senza che nessuno se ne accorgesse. Quando Annie cerca di distruggere il libro, lei stessa prende automaticamente fuoco; tuttavia, la donna è essenziale per completare il rituale per la possessione, quindi non avrebbe mai potuto limitarsi a prendere semplicemente fuoco e morire all’improvviso. Era solo un avvertimento del tomo demoniaco.
Perché allora con Steve (Gabriel Byrne) le cose vanno ben diversamente? Era necessario che venisse tolto di mezzo, e nel momento in cui muore, Annie smette di essere sé stessa e diventa un agente di Paimon, proprio come quando nottetempo Charlie prende possesso del suo corpo, durante la seduta spiritica. Quando l’anello di luce si posa su di lei, è il segnale che Paimon sta insidiando un nuovo ospite. Ha spiegato il processo Toni Collette stessa, dicendo: “Ari [Aster] era in piedi di lato e mi ha lasciato guardare questa persona bruciare per un po’ [ride] e poi mi ha detto: ‘Va bene. Ora, Paimon, questa luce, entrerà in te’. Non abbiamo mai parlato di come sarebbe apparso all’esterno o di come sarebbe stato. Ho girato la scena una sola volta e basta.”
E per ciò che concerne il sonnambulismo di Annie?
Potrebbe trattarsi di un modo subconscio di Annie di combattere sua madre e il rituale? La donna ha provato a dare fuoco a Peter e Charlie nel sonno, ma si è fermata giusto in tempo, giusto? E poi, sempre durante una fase onirica, Annie ammette che avrebbe voluto abortire prima di avere Peter, ma che sua madre non lo avrebbe mai permesso – e così ha cercato di causarsi un aborto spontaneo; infine, sempre nel sogno, urla al figlio attonito: “Non stavo cercando di ucciderti! Stavo cercando di proteggerti!”
Dunque, da qualche parte nel proprio Es, Annie deve aver saputo che i suoi figli erano in pericolo, e anzi anche prima, quando suo fratello adolescente si era ucciso per sfuggire alle grinfie di Ellen. Sempre Toni Collette ha specificato che vediamo emerge via via ciò che si è sedimentato nel subconscio di Annie, permettendo al pubblico “di sapere che si tratta di una sorta di area grigia e nebulosa, non del tutto comprensibile, riguardo la sicurezza dei suoi figli e l’intenzione dietro il loro concepimento – e di come sua madre fosse coinvolta. Quindi, pur non essendo ancora tutto chiaro, traspare lì un segnale di una qualche inquietudine.” Annie si rende conto, quando è però troppo tardi, di esser stata lei stessa parte di quella minaccia e che deve morire se vuole proteggere i suoi figli. A quel punto però non è più possibile tornare indietro.
Le decapitazioni sono parte della mitologia relativa a Paimon?
Non proprio. Ari Aster ha aggiunto un suo tocco personale, senza approfondire da cosa discenda. Come ha lui stesso affermato: “Penso che sarebbe poco sincero da parte mia dare una qualche risposta logica. Sento che ci sono molte buone ragioni e mi piacciono tutte, ma pronunciarle ad alta voce tipo gli toglie qualcosa. Tuttavia, mi piacciono tutte le reazioni che queste scene potrebbero provocare negli altri”. Per quanto riguarda Toni Collette, ha sviluppato una propria teoria su tutte quelle teste rotolanti: “Siamo assai attaccati ai nostri corpi, siamo assai attaccati al cervello e alla mente. Sono il centro di controllo, e che forse, una volta che li perdi metaforicamente, diventi il nulla e quindi sei in grado di accogliere in te questa forza superiore?”
Allora perché il regista ha scelto proprio Paimon?
Nessuna ragione nello specifico. Ari Aster ha spiegato che non voleva infilarci ancora Lucifero. E se sentite il bisogno di una spiegazione più approfondita, rinunciate. A volte un mistero è sufficientemente agghiacciante così …
Di seguito il trailer ufficiale italiano di Hereditary – Le Radici del Male, nei cinema italiani dal 25 luglio:
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Fonte: Vulture